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La doppietta di un difensore, Merih
Demiral, sommata alla strepitosa parata di Mert Gunok al 95'
spediscono la Turchia ai quarti dell'Europeo 2024. L'Austria è
battuta 2-1 ed un'intera nazione va in estasi. La squadra di
Vincenzo Montella, ultimo tecnico italiano rimasto in Germania,
sabato a Berlino affronterà l'Olanda. Era prevedibile che questo
ottavo sarebbe stata una partita molto diversa dall'amichevole
vinta 6-1 dall'Austria a marzo. La Turchia ha fatto tesoro di
quel ko e, pur soffrendo molto nel finale, si è presa una
rivincita pesantissima. Nell'attacco del ct Rangnick parte
titolare Arnautovic. Montella deve fare a meno del suo giocatore
migliore, Calhanoglu, squalificato. Al suo posto Kokçu. In
avanti due 19enni: Arda Guler e lo juventino Kenan Yildiz.
Bastano 57" alla Turchia per sorprendere la difesa austriaca con
Demiral, che spedisce sotto la traversa una corta respinta di
Pentz e segna la seconda rete più veloce nella storia
dell'Europeo, dopo quella di Bajrami a Donnarumma (28").
Immediata la replica, ma il destro di Baumgartner é di poco a
lato. Il centrocampista del Lipsia è da subito uno dei più
pericolosi e Kokçu, diffidato, per fermarlo prende il primo
giallo del match. L'Austria pressa altissimo, la Turchia si
blinda con due linee di cinque giocatori ed appena può riparte
cercando la velocità di Guler e Yildiz. Un'incursione di
Baumgartner costringe al fallo Yuksek e l'arbitro Soares Dias lo
ammonisce. Anche lui era diffidato. Comincia a piovere e
l'Austria appesantisce l'attacco con l'ingresso di Gregoritsch e
Prass. Gunok in uscita ferma Arnautovic. La Turchia ora soffre e
Montella inserisce Ozcan per Yuksek. Al 14' il raddoppio turco:
Guler dall'angolo disegna una traiettoria maligna sulla quale
Demiral, questa volta di testa, batte ancora Pentz. L'Austria
non si arrende ed al 22' dimezza il passivo. Ancora un gol da
corner: stacco a centro area di Posch che diventa una sponda per
Gregoritsch, tocco al volo e rete. Portieri protagonisti nel
finale concitato: Pentz ferma un contropiede di Yilmaz, Gunok
gli risponde compiendo un vero miracolo sulla capocciata da
pochi metri di Baumgartner, una parata che sa di storia.
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