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In evidenza
In evidenza
''Avevo del resto smesso di credere
in ogni forma di credo, vale a dire nelle idee politiche,
filosofiche o religiose attorno alle quali gli uomini fingono di
raccogliersi. Credevo ancora nell'amore''. Parola di Michel
Houellebecq, grande scrittore francese sempre al centro delle
polemiche, di cui sta per uscire - dal 26 maggio - in Italia e
in contemporanea in Francia ''Qualche mese della mia vita'' per
La Nave di Teseo di Elisabetta Sgarbi: nella collana Oceani, e
con la traduzione di Milena Zemira Ciccimarra (pp. 112, 15
euro). In queste pagine Houellebecq racconta Houellebecq: le
accuse di razzismo e islamofobia, le minacce, gli inganni e le
battaglie legali, il suo rapporto con il cinema e la
pornografia. ''Non si può dire che la lettura e la scrittura
facciano veramente parte della vita, le offrono piuttosto
un'alternativa. La sessualità era stata la gioia più grande
della mia vita e, in maniera sorprendente, la più duratura in
fin dei conti. Non ero mai davvero riuscito a tenerne traccia,
per le ragioni che ho detto. Non avevo intenzione di rendere
pubblica quella traccia, se non forse a titolo postumo, nel caso
in cui fossi riuscito a catturare un momento che racchiudeva un
fascino particolare, e a condizione che la donna con cui avevo
condiviso quel momento vi fosse anch'essa sensibile. Era atroce
per me pensare che l'unica traccia che sarebbe rimasta della mia
vita sessuale, la parte più vivace della mia vita, sarebbe stata
un coito mediocre... Mi meritavo di meglio; chiunque si merita
di meglio''. Michel Houellebecq, romanziere, poeta e saggista
francese, ha pubblicato i romanzi Le particelle elementari
(1999, nuova edizione La nave di Teseo 2021), Estensione del
dominio della lotta (2000, nuova edizione La nave di Teseo
2019), Piattaforma (2001, nuova edizione La nave di Teseo 2019),
Lanzarote (2002, nuova edizione La nave di Teseo 2019), La
possibilità di un'isola (2005), divenuto un film con la regia
dell'autore nel 2008, La carta e il territorio (2010, nuova
edizione La nave di Teseo 2022), con cui ha vinto il premio
Goncourt, Sottomissione (2015), Serotonina (La nave di Teseo
2019), Annientare (La nave di Teseo 2022); le raccolte poetiche
Il senso della lotta (2000), Configurazioni dell'ultima riva
(2015), La vita è rara. Tutte le poesie (2016); i saggi H. P.
Lovecraft. Contro il mondo, contro la vita (2001), La ricerca
della felicità (2008), In presenza di Schopenhauer (La nave di
Teseo 2017), Interventi (La nave di Teseo 2022), il libro
scritto con Bernard-Henri Lévy, Nemici pubblici (2009), e Cahier
(La nave di Teseo 2019).
"Ciò che confesso, soprattutto a mio riguardo, è la mia grande
stupidità": dopo le polemiche di questo inverno per le
controverse dichiarazioni sui musulmani di Francia alla rivista
Front Populaire e il caso dei video erotici in Olanda, lo
scrittore best-seller, Michel Houellebecq, pubblica in Francia
un nuovo libro per l'editore Flammarion, 120 pagine intitolate
'Quelques mois dans ma vie', 'Qualche mese nella mia vita' che
esce il 26 maggio in contemporanea anche in Italia per la Nave
di Teseo. Nel volume, lo scrittore torna sulla sua querelle con
il rettore della Grande Moschea di Parigi per le dichiarazioni
sui musulmani ma anche sulla vicenda con la giustizia olandese
in seguito ai video erotici girati a sua insaputa a Parigi e
Amsterdam. Intervistato da Le Figaro, Houellebecq parla di quei
filmati realizzati da un sedicente artista olandese: "Ciò che
confesso soprattutto a mio riguardo, è la mia grande stupidità.
Avremmo potuto aggiungere come sottotitolo 'ome si può essere
tanto fessi'". Quanto alle polemiche seguite alle dichiarazioni
sui musulmani alla rivista Front Populaire, aggiunge: "E' colpa
mia. Avrei dovuto rileggere meglio l'intervista. Perché sono
convinto da tempo che il problema non sia l'Islam, ma la
delinquenza". Houellebecq parla anche di immigrazione. Alla
domanda del Figaro se i flussi verso l'Europa fossero
inevitabili, risponde: "No, nulla è inevitabile. Non è
radicalmente impossibile che l'Africa si sviluppi, né che
conosca la famosa 'transizione demografica'. E nel caso in cui
questo malauguratamente non dovesse avvenire, i muri, servono
comunque a qualcosa". Quantoa al presidente Emmanuel Macron,
"non capisco totalmente quell'uomo. Mi piacerebbe capirlo, ma
qualcosa mi sfugge". Quindi l'elogio dell'ex presidente Nicolas
Sarkozy condannato ieri dalla corte d'appello di Parigi nel
processo sulle intercettazioni. "Sarkozy - afferma Houellebecq -
lo capisco bene.Tutto mi piace di Sarkozy, anche quando invia
Sms ed è a tavola con la regina d'Inghilterra...".
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