Nel 2024, in Italia sono stimate
390.100 nuove diagnosi di tumore, numeri stabili rispetto al
biennio precedente. Ma la metà dei cittadini che oggi si ammala
è destinata a guarire perché, in base alle stime di
sopravvivenza a lungo termine, avrà la stessa attesa di vita di
chi non ha sviluppato il cancro. Una tendenza favorevole con un
altro dato positivo: la mortalità tra i 20-49enni in 15 anni
(2006-2021) è scesa del 21,4% nelle donne e del 28% negli
uomini. Significativa la riduzione dei decessi per carcinoma
polmonare: -46,4% nelle donne e -35,5% nei maschi. E' la
fotografia del rapporto Aiom 'I numeri del cancro in Italia
2024'.
Il volume 'I numeri del cancro', presentato oggi, è la
pubblicazione ufficiale, giunta alla 14/ma edizione, che
descrive gli aspetti relativi alla diagnosi e terapia delle
neoplasie grazie al lavoro dell'Associazione Italiana di
Oncologia Medica (Aiom), Airtum (Associazione Italiana Registri
Tumori), Fondazione Aiom, Osservatorio Nazionale Screening
(Ons), Passi (Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in
Italia), Passi d'Argento e della Società Italiana di Anatomia
Patologica e di Citologia Diagnostica (Siapec).
"Per stimare i numeri del cancro nel 2024 in Italia, sono
stati raccolti i dati da 35 Registri Tumori che coprono una
popolazione di oltre 44 milioni di persone, cioè l'80% dei
cittadini", sottolinea Fabrizio Stracci, Presidente Airtum. I
dati dei Registri Tumori indicano anche un costante aumento
della prevalenza, cioè del numero di persone che vivono dopo la
diagnosi, circa l'1,5% l'anno nell'ultimo decennio (1,6% nelle
donne e 1,3% negli uomini). "Oggi sono quasi 3,7 milioni
(3.661.499) di cittadini, il 6,2% dell'intera popolazione -
spiega Diego Serraino, Direttore Epidemiologia Oncologica e
Registro Tumori del Friuli Venezia Giulia, Centro di Riferimento
Oncologico, Irccs, Aviano -. E la metà delle persone che si
ammalano di cancro nel 2024 è destinata a guarire". Per quanto
riguarda i tumori ginecologici, afferma l'esperto, "la
probabilità di guarigione per le donne colpite, nello scorso
decennio, da tumore del corpo dell'utero è stata del 69%, per il
collo dell'utero del 58%, per l'ovaio del 32%. È evidente il
ruolo della diagnosi precoce nell'aumentare le probabilità di
superare definitivamente la malattia. Nel carcinoma della
mammella è pari complessivamente al 73%, ma passa dal 99% nello
stadio I all'81% nello stadio II per scendere al 36% nel III e
IV. Considerando tutti gli stadi, chi si è ammalato di tumore
del colon-retto ha una probabilità di guarire del 56%, dal 92%
se la malattia è diagnosticata in stadio precoce al 71% in
stadio II".
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