Una festa di Santa Lucia quella di
venerdì prossimo 13 dicembre che si preannuncia nera. Arriva,
infatti, un nuovo sciopero nazionale di 24 ore nel settore
pubblico e privato che coinvolgerà treni, metro, bus, taxi e
trasporto marittimo, è escluso il settore aereo che manifesterà
il 15 dicembre.
A proclamare l'agitazione questa volta è il sindacato di base
Usb e vi aderiscono anche le sigle Fi-si e Usb Lavoro Privato.
Lo sciopero generale del 29 novembre era stato indetto dalla
Cgil e dalla Uil.
"La condizione dei lavoratori dei trasporti rispecchia la
condizione generale dei lavoratori, salari da 30 anni sotto il
costo della vita, turni di lavoro massacranti, ampio uso della
precarietà e degli appalti e una ferita enorme che si chiama
salute e sicurezza", attacca l'Usb, giustificando lo sciopero e
denunciando, quindi, contratti nazionali "sottoscritti al
ribasso, con aumenti inadeguati e peggioramenti plateali della
condizione lavorativa".
Nel dettaglio, i treni si fermeranno dalle ore 21 di giovedì
12 dicembre alle ore 21 di venerdì 13, anche metro, bus e tram
si fermeranno nelle stesse 24 ore ma con modalità e orari
diversi da città a città e con fasce garantite. I marittimi
incroceranno le braccia dalle 00:01 alle 23:59 di venerdì 13
come così pure faranno i tassisti, anche se non è sicuro che
aderiranno alla protesta tutte le auto bianche. Ma sullo
sciopero di 24 ore incombe lo spettro della precettazione nei
trasporti. L'annuncio della nuova protesta ha infatti irritato
in modo particolare il vicepremier e ministro dei Trasporti,
Matteo Salvini, che in settimana ha minacciato di fermare gli
scioperi di 24 ore nel settore dei trasporti previsti per il
mese di dicembre.
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