Nel 2023 sono diminuiti del 4% gli
investimenti diretti esteri (Ide) in Europa; parallelamente
l'Italia ha registrato una flessione del 12%, pur mantenendo la
propria quota di mercato pressoché stabile (3,8%) rispetto al
2022. E confermandosi una destinazione attrattiva per gli
investitori. A indicarlo sono i risultati dell'Ey Attractiveness
survey 2024, il sondaggio annuale condotto da Ey
sull'attrattività dell'Europa e dell'Italia, che evidenziano per
la prima volta dal 2019 un calo dei progetti di Investimenti
diretti esteri in Europa.
Il numero degli Ide in Italia è quasi raddoppiato rispetto al
periodo pre-pandemico, passando da poco più di 100 a oltre 200
per anno.
La maggior parte degli investimenti diretti esteri in Italia
proviene dall'Europa; a questi si aggiunge un'importante quota
del 19% da parte di imprese statunitensi, mentre tornano a
crescere gli investimenti cinesi passati da una quota del 2% nel
biennio 2021-2022 al 5% nel 2023.
Guardando al futuro, l'Italia si conferma una destinazione di
investimento attrattiva: il 74% dei dirigenti intervistati,
rispetto al 54% del 2023, sta attivamente considerando di
espandere le proprie attività nel Paese nei prossimi 12 mesi.
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