"L'atomo può essere una sorgente
sicura, efficace e pulita per il futuro, e una prospettiva
concreta nella quale investire. Oggi avviamo un percorso
ambizioso di condivisione e di discussione che riguarderà non
solo la situazione attuale dell'energia da fusione, ma il
cammino da percorrere per tagliare questo traguardo. Il gruppo
che inauguriamo oggi spinge ciascuno di noi a guardare oltre i
propri confini e a gettare le basi in una nuova diplomazia
energetica che moltiplichi le occasioni di cooperazione tra il
Nord e il Sud del mondo". Lo ha detto il sottosegretario alla
Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, leggendo
l'intervento che la premier Giorgia Meloni, bloccata da "una
brutta influenza", avrebbe dovuto tenere all'Evento ministeriale
inaugurale del Gruppo Mondiale per l'Energia da Fusione, alla
Farnesina.
"Concludo con una suggestione. L'energia da fusione è il
meccanismo che ha la base delle stelle e della natura.
Ciò che dobbiamo fare - ha aggiunto - non è altro che muoverci
nel solco della natura. Ed è bello immaginare che in un futuro
non lontano ogni nazione abbia la sua piccola stella capace di
produrre energia sicura, pulita, illimitata. Non è un sogno ma,
come sottolineava il direttore (dell'Aiea, ndr) Grossi quando
diceva che la fusione è a portata di mano, è una grande sfida da
perseguire proprio perché è alla portata".
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