Federica Brignone è sempre più vicina alla sua seconda coppa di cristallo.
Nel primo superG di La Thuile, con l'affetto del suo pubblico, una gara 'a tutta', ma con qualche errore, le ha garantito il terzo posto, proprio davanti a Lara Gut-Behrami (quarta) che la insidia in classifica generale. Il vantaggio della carabiniera di La Salle è ora salito a 332 punti, quando in palio ne restano 500: 100 nel superG di domani nella località valdostana e gli altri nelle quattro gare di Sun Valley della settimana prossima.
Domani il secondo superG, ancora a La Thuile: per la vittoria aritmetica, 'Fede' dovrebbe guadagnare altri 68 punti sulla svizzera, chiudendo quindi con distacco di almeno 400 lunghezze (la Coppa sarebbe sua anche a parità di punteggio, perché ha più vittorie). Ottima Sofia Goggia, seconda, dietro di appena sei centesimi alla giovane tedesca Emma Aicher.
Prima la rabbia, poi il sollievo. All'arrivo della 3-Franco Berthod, Federica è una furia: dopo il traguardo picchia un bastoncino contro un materasso. Usa la mano sinistra, sulla destra mette del ghiaccio: ha appena centrato una porta nella parte finale della pista. E' il suo secondo errore, dopo una linea sbagliata nella parte alta. Partita decima, non sa ancora che manterrà il terzo posto appena ottenuto, a 39 centesimi dalla Aicher. Dopo la sua discesa tutto si ferma per mezz'ora: un addetto alle piste si sente male, viene soccorso ed interviene l'elicottero per portarlo in ospedale ad Aosta.
Minuti interminabili per Lara Gut-Behrami, che parte 13/a, e assiste anche alla caduta, senza conseguenze, di Cornelia Huetter, scesa subito prima. Brignone la aspetta: il suo sguardo fisso diventa di stupore quando la svizzera - che si lamenterà della qualità della pista - taglia il traguardo con il tabellone che segna +0.47.
Non è ancora la vittoria finale, ma manca poco. La tigre di La Salle però non vuole sentire parlare di calcoli ("i punti chissenefrega") e ammette: "Forse volevo strafare troppo oggi".
Tiene a ringraziare gli amici che sulla pista 3-Franco Berthod "hanno lavorato giorno e notte, non dormono da una settimana per far sì che la giornata fosse possibile". Una "neve che incolla": oggi "era abbastanza pericoloso, era un po' al limite secondo me".
"Io penso - ha detto Goggia - di avere disputato una grandissima gara. Sapevamo dalla ricognizione che avremmo trovato una pista misto-mare. E così è stato. Gli organizzatori sono stati bravissimi a permetterci di gareggiare".
Per Brignone l'errore nel primo piano, dove ha seguito una linea diversa dalle avversarie, e poi la botta alla mano, nel finale, contro una porta: "È stato molto pericoloso" ma "mi è andata bene. Ero 'tutta dura' e ho sradicato la porta, la decisione ha fatto la differenza. Oggi non mi fregava niente, potevano esserci anche i buchi così ma io andavo a tutta". Dopo la gara, è bastato un po' di ghiaccio: "Ho un po' male alla tibia, al polso, e alla mano, però sono solo botte, non c'è nessun problema".
Per la valdostana è il podio numero 81, a meno 7 dal record di 88 podi di Alberto Tomba. Nella parte alta della classifica torna Marta Bassino, con un sesto posto a 71 centesimi dalla Aicher, dopo una stagione complicata. Dodicesima Elena Curtoni.
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