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Mondiali Ciclismo: Dagnoni punta sul futuro, 'Finn è un talento'

Mondiali Ciclismo: Dagnoni punta sul futuro, 'Finn è un talento'

Presidente Fci, diamogli tempo. Io sereno,operato per il meglio'

ROMA, 29 settembre 2024, 20:31

Redazione ANSA

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La straordinaria vittoria di Tadej Pogacar nella prova in linea Elite uomini, in cui gli italiani sono stati inesistenti, ha chiuso i Mondiali di ciclismo di Zurigo. E quindi tempo di bilanci per il presidente della Fc Cordiano Dagnoni, che preferisce puntare sul futuro.
    "Torniamo a casa con un titolo mondiale, tra gli juniores, che offre diverse chiavi di lettura - spiega -. Abbiamo ammirato in Finn un talento; diamogli tempo per completare la maturazione.
    Quest'anno nella categoria juniores abbiamo vinto titoli iridati con atleti diversi, a dimostrazione che il nostro futuro non è affidato ad un singolo corridore, ma alla forza di un movimento.
    Credo sia la miglior risposta a chi afferma che non ci sono ricambi ai campioni di oggi". "Sono certo che tra qualche anno - continua Dagnoni - avremo corridori in grado di riempiere quel gap, tra i professionisti, che ci separa attualmente dai più forti. Ringrazio per questo prima di tutto le società, che sono la vera forza della nostra federazione".
    Poi il presidente vuole ricordare "tutto il gruppo del ciclismo paralimpico, capace ancora una volta di ottenere risultati in un settore che ogni anno alza sempre più il livello complessivo con l'ingresso di nuovi paesi". "Abbiamo, poi, ancora negli occhi la bella gara di Elisa Longo Borghini - sottolinea - e la sua medaglia (di bronzo ndr) conquistata con la grazia e la leggerezza di una atleta che rappresenta un modello per tutti".
    Secondo Dagnoni, "questi successi sono il frutto delle scelte realizzate all'inizio del nostro mandato e concretizzato poi dal lavoro di tutti i nostri ct, degli staff e del personale federale, coordinati da Roberto Amadio". Ora per gli azzurrri della bici ci saranno altri appuntamenti importanti, "a cominciare dai mondiali in pista di ottobre - dice Dagnoni - e poi, guardando oltre, alla stagione congressuale alla quale arriviamo con la forza dei risultati e la serenità di aver operato per il meglio".
   

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