Premiato alla vigilia a Doha come
miglior allenatore nel trofeo 'The best' della Fifa, Carlo
Ancelotti è pronto a guidare il Real Madrid alla finale di Coppa
Intercontinentale, contro il club messicano del Pachuca. Un
successo permetterebbe all'italiano di mettere in bacheca il
secondo titolo stagionale, dopo la Supercoppa europea, e il suo
15/o sulla panchina del Real, ed entrare nella storia come
l'allenatore di maggior successo del club. "Sarebbe la conferma
di aver fatto un buon lavoro, credo di averlo fatto finora ma
voglio continuare - ha detto Ancelotti in conferenza stampa -. È
un onore essere paragonato a Miguel Munoz (il tecnico merengue
finora più vincente, ndr) e agli altri allenatori che hanno
avuto la fortuna di guidare il Real".
"Oggi stiamo meglio di un mese fa. Ed è una partita unica,
un'occasione unica - ha proseguito l'italiano -. Siamo molto
fiduciosi ed emozionati, vogliamo portare la vecchia Coppa
Intercontinentale a Madrid. Il Pachuca è una rivale che merita
il nostro rispetto, abbiamo visto la partita che hanno vinto col
Botafogo e la semifinale contro l'Al Ahly. Ha giocatori che
conosciamo, come Rondon, e bravi giovani. Sarà una sfida
divertente e poi una finale è sempre speciale, ma ho fiducia
nella squadra".
In campo dovrebbe essere anche Kylian Mbappé: "Ieri si è
allenato bene, aveva buone sensazioni. Ha fatto uno sprint ed è
andato tutto bene. Se starà bene, parlando con i medici,
giocherà. Se c'è un minimo rischio ovviamente no", ha però messo
le mani avanti Ancelotti. Dopo l'infortunio della scorsa
settimana, la velocità del ritorno in gruppo del francese è di
per sé una buona notizia per il Real, e anche per lo stesso
giocatore.
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