Un lungo applauso per non dimenticare
Giulia e tutte le vittime di femminicidio. Di fronte alla
violenza di genere non si può rimanere in silenzio: per questo
la Figc ha promosso su tutti i campi di calcio prima delle
partite del fine settimana, dalla Serie A ai campionati
giovanili, un momento in cui le calciatrici, i calciatori e il
pubblico possano condividere il ricordo di questa tragedia. Una
condivisione rumorosa che vuole contribuire a rendere ancora più
forte il grido di denuncia.
"Uniamo la nostra voce al grido di tante donne vittime di
violenza - dichiara il presidente federale Gabriele Gravina - la
Figc e l'intero mondo del calcio vogliono fare la propria parte
per contribuire all'eliminazione di questi orribili crimini e
per costruire un vera cultura del rispetto, educando i giovani".
"1-5-2-2. Ci sono tattiche che scrivono la storia. Altre che
la cambiano" il claim della campagna promossa dalla Federazione
in occasione della giornata internazionale per l'eliminazione
della violenza sulle donne, e che ha visto protagonisti le
calciatrici e i calciatori della Nazionale e i due commissari
tecnici Luciano Spalletti e Andrea Soncin a sostegno dell'1522,
il numero attivato dalla Presidenza del Consiglio dei
Ministro-Dipartimento per le Pari Opportunità. Oggi e domani
l'esterno dell'auditorium di Coverciano sarà inoltre illuminato
di rosso.
Prima delle gare di Serie A e Serie B Femminile, e prima del
minuto in ricordo di tutte le vittime di femminicidio previsto
su tutti i campi d'Italia, le due squadre, gli allenatori e gli
arbitri poseranno per una foto di gruppo dietro il cartello
#MAIPIÙ esposto al momento dell'allineamento prima di ogni
partita. Ad allenatori e arbitri, inoltre, sarà applicato un
adesivo raffigurante il numero 1522 e l'hashtag #MAIPIÙ.
Come già accaduto in passato, i direttori di gara scenderanno
in campo con un segno rosso sulla guancia simbolo della
campagna.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA