"La Lazio è certa di poter dimostrare agli inquirenti la piena regolarità del suo operato: il procuratore Alessandro Moggi ha agito su incarico della società, formalmente conferito, ed è stato retribuito attraverso bonifici bancari".
Questo il senso della difesa della società biancoceleste, il cui presidente Claudio Lotito è stato indagato nell'ambito dell'inchiesta "Fuorigioco", condotta dalla Procura di Napoli, insieme al dirigente Marco Moschini.
Il club precisa che "Moggi ha assistito la società nel 2011,
in occasione del trasferimento di Foggia alla Sampdoria e nel
2012 di Sculli al Genoa". Si sottolinea che "l'accusa sostiene
che i compensi erogati dalla Lazio a Moggi per i due
trasferimenti per i quali aveva ricevuto formale incarico,
sarebbero stati illegittimamente detratti dalla società come
costi sostenuti, perché ritiene che, pur essendo stati fatturati
e pagati tramite bonifici bancari, le prestazioni oggetto di
fattura sarebbero state rese da Moggi a favore del calciatore e
non della società".
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