La Lega Navale Italiana ricorda
l'ammiraglio Agostino Straulino in occasione dei 110 anni dalla
nascita, il 10 ottobre 1914 a Lussinpiccolo (località che oggi
si chiama oggi Mali Lošinj e fa parte della Croazia) e del
ventennale dalla scomparsa, avvenuta il 14 dicembre 2004 a Roma.
Parte infatti da Napoli, città cara a Straulino, la mostra
itinerante "Agostino Straulino. Marinaio, ufficiale, sportivo",
curata dal Cantiere della Memoria (progetto permanente
dell'associazione La Nave di Carta per la valorizzazione del
patrimonio marittimo materiale e immateriale) in collaborazione
con la Lega Navale Italiana, che verrà inaugurata venerdì alle
17.30 e resterà aperta al pubblico fino al 19 gennaio presso la
Sala Rolandi dell'Accademia dell'Alto Mare di Napoli, nata dalla
sinergia tra la Marina Militare e la Sezione partenopea della
Lega Navale Italiana.
Tino Straulino, oro olimpico nella class Star a Helsinki 1952
in coppia con Nicolò Rode, anche lui originario di
Lussinpiccolo, è stato una figura di spicco della marineria
italiana. Ufficiale della Marina Militare, già al comando della
Vespucci, velista di caratura internazionale, profondo
conoscitore del mare e "padrone del vento": sono queste le tre
personalità di Straulino che emergono nei pannelli e nel
materiale video-fotografico della mostra.
"Uno compiti per cui è nata la Lega Navale Italiana nel 1897 è
la diffusione della cultura del mare e della marittimità in un
Paese a vocazione marittima come l'Italia. Per assolvere questo
compito - spiega il presidente della Lega Navale Italiana,
Donato Marzano - è necessario ricordare gli uomini e le donne
che hanno reso grande il nostro Paese tramite l'attività
militare, sociale, economica e sportiva legata al mare. Tra le
figure di riferimento non può mancare quella di Agostino
Straulino, che è stato un ufficiale di Marina eroe della seconda
guerra mondiale, uno sportivo campione olimpico e vincitore di
diverse competizioni internazionali e un marinaio, ovvero una
persona che sapeva andare per mare, che amava e conosceva il
mare e la sua importanza". "Questi uomini e queste donne devono
costituire un riferimento per chi opera in mare, in particolare
per i più giovani", conclude Marzano.
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