"Parigi è stata un'esperienza
stupenda perché rappresenta il raggiungimento di uno scopo, ma
la testa ora è già a Los Angeles". Lo ha detto l'atleta
paralimpico Giacomo Perini alla presentazione del libro
PhotoANSA 2024 in corso al MAXXI a Roma. "Conta il percorso, la
parte sommersa fatta di sacrificio e allenamento. Parigi è stata
fondamentale per quello. Dopo l'amputazione mi ha permesso di
esorcizzare sei anni di malattia. Ha rappresentato una speranza
di futuro che quasi solo lo sport ti può dare", ha aggiunto il
canottiere azzurro.
Perini torna anche sul bronzo tolto ai Giochi nella gara
maschile PR1 del canottaggio perché l'atleta aveva dimenticato
nella borsa personale il suo cellulare. "C'è un ricorso in corso
- ha spiegato -. Stiamo dimostrando che l'utilizzo non c'è
stato, il possesso non ha implicato la violazione della norma".
Perini ha concluso parlando degli sforzi fatti per essere a
Parigi: "Il duro lavoro è fondamentale. Poi ci sono tanti altri
aspetti come l'alimentazione e il riposo. La medaglia è un
valore relativo rispetto a quello che tu vali, per questo c'è
chi esulta per un quarto posto, perché ti rendi conto del lavoro
fatto. Non tutti sanno cosa ci sia dietro tre o quattro anni di
allenamenti".
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