Dal 1 gennaio al 30 settembre 2024, il 1522 ha avuto 48mila contatti, tra telefonate, app e chat, con un +57% rispetto ai primi 9 mesi del 2023 (30.581). Dagli ultimi dati del numero antiviolenza e stalking della Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento per le Pari Opportunità emerge che il picco delle richieste, con circa 800 telefonate al giorno tra novembre e dicembre, registrato sull'onda emotiva provocata dal femminicidio della 22enne Giulia Cecchettin, sta diventando strutturale: nel 2024 il numero è rimasto costante in ogni mese dell'anno.
E già l'intero 2023 aveva avuto complessivamente, compreso l'effetto Cecchettin, 51.713 contatti che, rispetto all'anno precedente, rappresentavano un +59,5%. Se anche nell'ultimo trimestre del 2024 il trend rimarrà lo stesso, la stima è che i contatti annui potrebbero quasi raddoppiare rispetto agli anni 2022 e 2021, quando furono rispettivamente 32.430 (-10%) e 36.036. A chiamare il 1522 sono principalmente donne vittime di violenza da parte dei mariti o dei compagni o di ex che non hanno accettato la fine della relazione. La fascia di età che maggiormente si rivolge al 1522, come per gli anni precedenti, è compresa tra i 35 ed i 50 anni, anche se sono in crescita le richiesta da parte di donne più giovani.
A chiedere aiuto al 1522 sono principalmente italiane, seguite da donne dell'Europa dell'est e del Sud America, generalmente da più tempo in Italia. Mentre donne indiane, pakistane, bengalesi, cingalesi contattano il 1522 nel momento dell'emergenza o su segnalazione di ospedali, insegnanti o servizi sociali. Altro dato che emerge è che spesso alle violenze assistono i bambini.
E sono invece 1.640 le donne vittime di violenza sostenute attraverso l'assegno di inclusione, delle quali 1.272 donne (il 74%) ha figli minorenni. I nuclei familiari beneficiari, ha spiegato la ministra Marina Calderone, hanno in totale 2.230 figli che percepiscono anche l'assegno unico. Sempre da gennaio a settembre 2024, è stato registrato l'aumento di quanti chiamano per avere informazioni sui servizi offerti dal 1522 e dai centri antiviolenza. Vogliono anche assicurarsi sulla garanzia dell'anonimato e della tutela della privacy. Spesso sono amici e parenti della vittima di violenza a cui vogliono dare una mano. Un notevole aumento dei contatti c'è stato dopo l'approvazione del Codice Rosso Rafforzato, in particolare per avere informazioni sui nuovi strumenti normativi, soprattutto sull'ammonimento. Sono sempre di più anche le richieste per violenza economica, provengono da donne con più di 50 anni, ormai fuori dal mercato del lavoro, e quelli di genitori allarmati per le figlie minorenni che subiscono violenza da coetanei. L'aumento della chiamate alle 1522 significa che "le donne stanno recependo il messaggio che stiamo cercando in ogni modo di trasmettere loro: non siete sole, lo Stato è al vostro fianco" commenta la ministra alla Famiglia e alla Pari Opportunità Eugenia Roccella.
Ma anche che il 1522, aggiunge, si sta diffondendo e "ci spinge a proseguire lungo la strada intrapresa" vista anche "la lieve flessione che ad oggi si registra sui femminicidi, con il 12% in meno di donne uccise dal partner o dall'ex partner rispetto allo scorso anno" che sottolinea "può considerarsi anche un effetto delle nuove norme" e visto anche "l'aumento del 5% dei centri anti-violenza" dopo il quasi raddoppio dei fondi negli ultimi due anni. E per la ministra Calderone, "Serve un cambio di paradigma serve mettere da parte gli stereotipi che confinano le donne in ruoli precostituiti", indicando la necessità di "una rivoluzione culturale che tocca ciascuno di noi".
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