"La differenza dell'esito del voto
rispetto alle attese dipende dalla complessità di proiettare le
indicazioni di voto nazionali sui seggi in un sistema come
quello francese, fatto di desistenze e accordi, che rende più
aleatorio l'esito dei singoli collegi". Così il direttore di
YouTrend Lorenzo Pregliasco, interpellato dall'ANSA, su un
eventuale errore dei sondaggisti nelle elezioni legislative
francesi.
"La questione - spiega - più che con il numero dei voti ha a
che fare con i seggi, visto come funziona il sistema francese.
Nei collegi c'erano tante conformazioni diverse nei ballottaggi:
c'erano quelli tra sinistra e Rn, tra Ensamble e Rn, quelli tra
Republicain e Rn e altri ancora diversi, con moltissimi
triangolari diminuiti con le desistenze. Il problema era
proiettare sui singoli collegi le indicazioni di voto e i flussi
dichiarati rispetto al primo turno, perché ogni collegio ha sue
logiche, ha candidati che possono essere più o meno forti e
possono attirare più o meno simpatie degli elettori dei
candidati rimasti esclusi".
"La spiegazione della sovrastima dei sondaggi dei seggi per
il Rn - osserva Pregliasco - è che c'è stata una sovrastima di
1-2 punti a livello nazionale del Rn, che ha effetti rilevanti
in circa 50 collegi sui complessivi 577. Alcuni collegi sono
stati persi da Rn per pochi punti. Con 1 o 2 punti in più per il
Rn l'esito sarebbe stato diverso"
Pregliasco aggiunge una notazione: "con 2 punti in più a
livello nazionale, il Rn avrebbe ottenuto 30 deputati in più e
sarebbe stato vicino a quello che ci si attendeva. Quindi con un
piccolo quantitativo di voti in più a livello nazionale
l'impatto in termini di seggi sarebbe stato importante".
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