Una trentina di ambasciatori
hanno partecipato stasera all'evento organizzato dall'
ambasciatore del Sovrano Militare Ordine di Malta al Cairo Mario
Carotenuto per la Festa di San Giovanni Battista, patrono dell'
organizzazione, sottolineandone il ruolo di mediazione nei
conflitti e assistenza ai malati e ai poveri.
Oltre agli ambasciatori di Russia e Ucraina, Azerbaigian, Sud
Sudan e India, erano presenti l'ambasciatrice di Israele al
Cairo Amira Oron, la vice ambasciatrice del Qatar Maryam Ahmad
Al Shibi, il direttore dell'Agenzia Onu per lo sviluppo (Undp)
Alessandro Fracassetti e un rappresentante della Forza
multinazionale per la supervisione del trattato di pace
Egitto-Israele.
All'evento erano presenti anche numerose autorità religiose
copto cattoliche, copto ortodosse e armene, di cui è stato
preannunciato un imminente incontro ecumenico dal papa ortodosso
Teodoro II.
L'ambasciatore dell'Ordine di Malta al Cairo, Mario
Carotenuto, ha ricordato in un breve discorso l'attività
prevalente di assistenza prestata in 120 Paesi del mondo, con
13.500 membri supportati da 95.000 volontari, tra cui 52 mila
tra medici, paramedici e infermieri in centinaia di centri
medici e assistenziali, anche per la salute mentale e gli
anziani.
"L' Ordine - ha detto - è attualmente coinvolto in 70 zone
dell'Ucraina e nei Paesi confinanti.
In Medio Oriente assiste le vittime dei conflitti in Siria e Iraq.
Nel nord dell'Iraq ha
lanciato un programma per la reintegrazione dei rifugiati nei
loro luoghi di origine, incluse molte minoranze perseguitate
come gli Yazidi. Il progetto include la ricostruzione di
infrastrutture e un supporto per educazione e formazione.
Nell'Iraq centrale ci occupiamo di fornire cure, anche dentali,
agli sfollati. A Betlemme l'Ordine gestisce l'unico ospedale con
un reparto intensivo neonatale. Il Corpo di soccorso italiano
dell'Ordine di Malta partecipa al primo soccorso dei migranti in
difficoltà nel Mediterraneo".
Essendo poi una istituzione "neutrale, apolitica e
indipendente", l'Ordine opera da mediatore nei conflitti:
"abbiamo relazioni diplomatiche con 113 Stati - ha rimarcato
Carotenuto - relazioni ufficiali con altri 6 e relazioni a
livello di ambasciatori con l'Unione europea, un osservatore
permanente all'Onu e siamo rappresentati nelle principali
organizzazioni internazionali.
L'ambasciata in Egitto supporta direttamente diversi
dispensari, tra i quali i day hospital di El Minia e di Shoubra.
Quest'anno ha completato la ristrutturazione di varie strutture,
tra cui una scuola per rifugiati eritrei presso la chiesa di St.
Joseph al Cairo.
Un memorandum di intesa è stato firmato tra l'Ambasciata
dell'Ordine di Malta e l'Elite Medical service, una società
sanitaria privata specializzata in consulenza medica in Egitto,
Italia e Medio Oriente che gestisce anche varie cliniche. La
società si è impegnata, grazie all'Ordine, a visitare i
rifugiati eritrei gratuitamente in caso di bisogno.
Sempre in Egitto è in programma il rinnovo di altre due
scuole per giovani rifugiati di Sudan e Sud Sudan per cui si
cercano sponsor. Un altro progetto sostenuto dall'Ordine di
Malta, chiamato Aman, in collaborazione con una ong, mira a
portare acqua pulita, elettricità, servizi sanitari e raccolta
di spazzatura nei quartieri più poveri, in collaborazione con le
autorità egiziane.
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