Alla presenza del sottosegretario al Ministero dell'Agricoltura, Patrizio Giacomo La Pietra, nel nome della tradizione e dell'alta gastronomia si è svolta ieri la serata di gala organizzata dall'Ambasciata d'Italia per la promozione della candidatura della cucina italiana a patrimonio immateriale dell'Unesco, nell'ambito della Settimana della Cucina Italiana nel Mondo.
Nel suo discorso d'apertura, il sottosegretario La Pietra ha evidenziato come la cucina italiana sia una delle più tangibili espressioni delle radici culturali del nostro Paese, da tutelare e da promuovere in tutto il mondo per il suo valore di rituale collettivo di un popolo che considera il cibo come un elemento culturale portante anche nella sua espressione di identità nazionale.
La serata è stata
accompagnata dalle preparazioni di Paolo Gramaglia, Chef
stellato del ristorante "President" di Pompei.
L'ambasciatore Formosa ha dato il benvenuto nella suggestiva
cornice dell'Ambasciata d'Italia a oltre cento invitati, tra cui
alcune tra le più alte cariche istituzionali portoghesi
(presenti, tra gli altri, il presidente della Corte
Costituzionale, João José Abrantes, la ministra per gli Affari
Parlamentari, Ana Catarina Mendes, il presidente della
Commissione per gli Affari Europei dell'Assemblea della
Repubblica, Luís Capoulas Santos, e il governatore della Banca
Centrale, Mário Centeno), oltre ai più prestigiosi esponenti del
mondo dell'economia, della cultura e dell'informazione. Durante
la serata, il sottosegretario La Pietra ha inoltre conferito un
riconoscimento ufficiale a due chef italiani residenti in
Portogallo, per il "loro servizio di promozione e di diffusione
nel mondo delle ricette e dei sapori della autentica cucina
italiana", rappresentando in tale gesto il sostegno del Governo
italiano ai professionisti di un settore caratterizzato da
estrema vitalità e costante evoluzione.
Lo chef napoletano, dopo aver deliziato gli ospiti con un
menù che, dal mare del Cilento, ha attraversato la storia
millenaria di Pompei, raggiungendo infine i colori e le
atmosfere di Napoli, ha illustrato agli ospiti la sua filosofia,
che anima anche la candidatura all'Unesco, secondo cui la cucina
è "un ritorno al passato per un lancio verso il futuro".
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