L'Unops (Ufficio delle Nazioni Unite per i servizi ed i progetti)e l'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo hanno firmato un'intesa da 4,2 milioni di euro per promuovere la fornitura di servizi sanitari in Sudan.
Al centro ci saranno anche questioni trasversali come l'equità e il genere.
Beneficeranno degli interventi un totale
di 2,8 milioni di persone.
L'Italia - ha spiegato L'Ambasciatore d'Italia in Sudan,
Michele Tommasi, ora di stanza ad Addis Abeba per motivi di
sicurezza - sta finanziando la creazione della Cittadella della
Salute di Kassala, un grande distretto sanitario al servizio
anche delle aree vicine, dotato di 120 posti letto, un Centro
diagnostico attrezzato, una Banca del Sangue, un ospedale
pediatrico, un reparto maternità con sale operatorie e unità di
terapia intensiva, un nuovo blocco operatorio, oltre a
laboratori per il controllo e la risposta alle ricorrenti crisi
epidemiche che colpiscono la zona. L'Unops costruirà le due
strade principali della Cittadella, con particolare attenzione
alle infrastrutture per i disabili. Beneficeranno degli
interventi 2,8 milioni di persone.
L'Ambasciatore Tommasi ha sottolineato come l'Italia sia uno
dei principali donatori del Sudan in vari settori, con uno
sguardo non solo alla sanità ma anche al progresso economico,
all'agricoltura e alla conservazione del patrimonio culturale e
archeologico.
La partnership tra l'Ufficio Aics di Khartoum e l'Unops - ha
detto - "rappresenta un esempio riuscito di buone pratiche,
impegno e profonda collaborazione, in grado di raggiungere
risultati significativi e concreti a beneficio del popolo
sudanese".
"All'indomani dello scoppio del conflitto lo scorso 15
aprile, l'Italia - ha detto - pur avendo sia l'Ambasciata che la
sede dell'Aics a Khartoum temporaneamente trasferite ad Addis
Abeba dal 28 maggio, ha continuato a garantire pieno sostegno al
popolo sudanese attraverso la continua attuazione dei progetti
di cooperazione allo sviluppo: non solo quelli avviati prima
della guerra, ma anche quelli rimodulati sulla base dei bisogni
umanitari emersi nel dopoguerra".
Michele Morana, direttore dell'Aics di Khartoum, ha affermato
che l'Agenzia è stata "irremovibile" nei suoi sforzi a sostegno
del Sudan. "Abbiamo intensificato il nostro sostegno e lo
abbiamo localizzato negli Stati orientali del Paese, dove la
Cooperazione Italiana ha una presenza duratura e forti rapporti
con le autorità sudanesi, basati sulla fiducia reciproca e sulla
collaborazione".
Worknesh Mekonnen, direttrice e rappresentante dell'Ufficio
multinazionale (Etiopia, Sudan, Sud Sudan e Gibuti) presso
l'Unione africana ha detto che "il governo italiano ha un
profondo impegno nei confronti delle popolazioni dell'Africa
orientale. Questo è il quarto progetto che firmiamo con il
Governo italiano nel 2023 e vorrei esprimere la mia gratitudine
al governo italiano per il suo costante sostegno all'iniziativa
volta a migliorare la qualità della vita delle persone che
assistiamo".
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