A Città del Capo è stata presentata "Smile Cape Town", la "Small Medium Italian League of Enterprises" della metropoli sudafricana.
Smile è stata fondata e dotata di una prima sede a Johannesburg un anno fa, nell'ambito di un'iniziativa ideata dal Comites e gestita dalla Camera di Commercio e Industria Italo-Sudafricana.
Il concetto dietro a Smile è di riunire grandi e piccole
imprese e anche singoli individui che sono legati all'Italia in
"una comunità che aiuta la comunità", come è stato sottolineato
alla presentazione avvenuta questa settimana.
Si sta costruendo un network per utilizzare al meglio le
risorse disponibili all'interno della collettività italiana in
Sudafrica. Al momento il data base di Smile ha in elenco 640
iscritti che possono entrare in contatto e assistersi a vicenda
nelle rispettive esigenze professionali: chi cerca un avvocato,
chi un architetto o un designer, un elettricista o un idraulico.
Il network garantisce "totale professionalità", è stato
sottolineato ancora.
L'idea di Smile è nata dal Comites e si spera che "chi passa
tempo insieme possa piacersi e aiutarsi", ha detto alla
presentazione svoltasi mercoledì il segretario generale della
Camera di Commercio Italo-Sudafricana, Pamina Bohrer, nata in
Trentino-Alto Adige.
Francesco De Vita, napoletano in Sudafrica da 20 anni e ora a
capo del Comites della provincia del Capo, ha ricordato che ci
sono tante piccole e medie imprese italiane che non si conoscono
tra di loro. Il nuovo portale Smile online vuole anche creare
opportunità di lavoro per chi cerca un impiego e per chi ha
bisogno di assumere.
Possono iscriversi a Smile le persone in possesso di
passaporto italiano, che - come ha ricordato il Console a Città
del Capo, Emanuele Pollio - sono circa 40 mila in tutto il
paese. C'è possibilità di aderire anche per chi è sudafricano e
lavora per imprese italiane; o per artigiani, professionisti e
importatori di prodotti italiani. Il mese prossimo verrà
inaugurata la terza sede di Smile a Durban.
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