La "22/a Settimana della Lingua italiana nel mondo, ispirata ai giovani, si terrà a Caracas dal 17 al 24 ottobre con lo slogan "Come, scusa? Non ti followo" (Come, scusa? Non ti seguo), e un innovativo concorso di creazione musicale, in cui si potrà coniugare l'italiano con tutte le lingue universali.
In conferenza stampa, il vice capo missione dell'ambasciata
d'Italia a Caracas, Giuseppe Giacalone, ha indicato che
"quest'anno il tema della Settimana è dedicato al contributo dei
giovani alla lingua italiana e a come vi è stata una
trasformazione, attraverso le reti sociali, del modo di aprirsi
ad altre lingue e alla tecnologia".
"E' la prima volta - ha proseguito - che viene organizzato un
simile concorso dedicato ai più giovani", ricordando che
l'evento è organizzato da ambasciata d'Italia, consolati di
Caracas e Maracaibo e Istituto italiano di cultura di Caracas,
con patrocinio della presidenza della repubblica e del ministero
degli Esteri.
Ad esso collaborano Comites, Cgie, Camera di commercio
italo-venezuelana (Cavenit), Società Dante Alighieri e il
Sistema di Orchestre e Cori giovanili e di bambini del
Venezuela.
Il concorso è aperto a venezuelani, stranieri e italiani di
età fra i 14 e i 25 anni, che presentino un brano musicale
inedito, il cui testo includa la lingua italiana, in un video di
massimo due minuti. Le iscrizioni sono aperte fino al 31
ottobre, e dall'1 al 4 novembre una giuria esaminerà i brani
musicali, e dopo il 6 novembre annuncerà il verdetto, a cui avrà
contribuito online il pubblico.
La votazione virtuale della migliore videoclip si terrà sul
sito della Settimana della Lingua Italiana nel Mondo
(www.slim.com.ve) e i tre migliori video riceveranno un premio
di 1.500, 1.000 e 600, dollari.
Intervenendo il console generale di Caracas, Nicola
Occhipinti, ha sottolineato che la lingua italiana è
fondamentale in Venezuela, Paese che "fu una delle principali
mete dell'emigrzione italiana dopo la seconda guerra mondiale".
"Il rapporto tra Italia e Venezuela - ha concluso - è umano,
culturale e di sangue perché abbiamo quasi 150.000 italiani con
passaporto italiano e circa tre milioni di venezuelani di
origine italiana.
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