Con una tappa in Repubblica dominicana, dopo quelle in Ecuador, Panama e Colombia, si è conclusa la seconda missione dell'inviato del governo italiano Donato Di Santo a sostegno della candidatura italiana per Expo 2030 in America Latina.
L'iniziativa italiana per illustrare il valore di una
possibile sede a Roma per la manifestazione, che è già stata
sviluppata negli ultimi mesi da parte dell'ambasciatore d'Italia
a Santo Domingo, Stefano Queirolo Palmas, è proseguita in questi
giorni con la presenza dell'inviato speciale, che ha avuto
incontri di alto livello sia con le autorità locali che con i
rappresentati del sistema paese.
Di Santo, indica una nota, accompagnato dal vicecapo
missione italiano, Mattia Lupini, è stato ricevuto dal ministro
degli Esteri dominicano. Roberto Alvarez, coadiuvato dai
viceministri José Julio Gómez, per gli Affari bilaterali, e
Rubén Silié, per le Questioni multilaterali, nonché dalla
direttrice per l'Europa del ministero degli Esteri, Sachenka
Encarnación, presente anche l'ambasciatore dominicano a Roma,
Tony Raful.
Successivamente l'inviato speciale ha avuto un incontro con
il ministro del Turismo, David Collado, insieme alla
viceministra, Jacqueline Mora.
Di Santo è stato inoltre ricevuto dalla sindaca della
capitale, Carolina Mejia, nella storica cornice del Palacio
Consistorial della città coloniale di Santo Domingo. Infine,
l'ultimo incontro istituzionale è stato con il presidente del
Senato, Eduardo Estrella.
Oltre a questi contatti con le autorità dominicane, Di Santo
ha fatto visita al Pronunzio apostolico monsignor. Mendez, e
all'Ambasciatrice dell'Unione europea, Katja Afheldt.
La missione dell'Inviato speciale è stata l'occasione per
illustrare la candidatura di Roma anche a rappresentanti del
'Sistema Italia' in Repubblica Dominicana, attraverso riunioni
di lavoro con la vicepresidente del Comites e con la Giunta
direttiva della Camera di commercio dominico-Italiana, oltre ad
una breve visita alla sede di Casa Italia.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA