In Venezuela sono stati liberati
il 19 dicembre e il 20 dicembre altri 200 "imputati", "dopo i
gravi atti di violenza verificatisi nel Paese in seguito alle
elezioni presidenziali del 28 luglio, che avrebbero dovuto
generare una guerra civile". Lo ha reso noto in un comunicato il
procuratore generale venezuelano, Tarek William Saab.
Con queste nuove scarcerazioni "si raggiunge la cifra di 733
rilasci effettuati nell'ambito del giusto processo garantito
dalla Costituzione della Repubblica", ha sottolineato Saab, che
ha inoltre affermato che la Procura proseguirà nelle prossime
ore il processo di "esame esaustivo" dei casi, "in modo
coordinato e ispirandosi al principio di collaborazione tra
poteri pubblici previsto dall'articolo 136 della Costituzione"
venezuelana.
L'Ong Forum penale, che si dedica alla tutela dei detenuti in
Venezuela, registrava 1.877 prigionieri politici lo scorso 16
dicembre ma, dopo l'annuncio del procuratore generale, si
prevede una riduzione del numero. Non di 200, tuttavia, visto
che in contemporanea con le liberazioni continuano le denunce di
arresti in Venezuela. Giovedì, ad esempio, come riporta il
quotidiano El Nacional, è stato portato via da casa sua da
agenti armati, a bordo di un furgone grigio senza targa, Yerwin
Torrealba, coordinatore giovanile nello stato di Yaracuy del
partito Vente Venezuela, della leader di opposizione Maria
Corina Machado. "Chiediamo informazioni e la libertà immediata
di Yerwin", da ieri desaparecido, ha denunciato con un
comunicato Vente Venezuela.
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