/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Uno dei sei oppositori lascia l'ambasciata argentina a Caracas

Uno dei sei oppositori lascia l'ambasciata argentina a Caracas

Mottola è tornato in famiglia dopo una trattativa internazionale

CARACAS, 20 dicembre 2024, 09:59

Redazione ANSA

ANSACheck
© ANSA/EPA

© ANSA/EPA

Fernando Martínez Mottola, uno dei sei politici dell'opposizione venezuelana rifugiati da marzo nell'ambasciata argentina a Caracas, ha lasciato l'edificio per riunirsi con la famiglia dopo una lunga trattativa internazionale: lo riferiscono fonti diplomatiche.
    Mottola è indagato dalla Procura generale del Venezuela per presunti crimini contro il Paese, così come lo sono gli altri cinque richiedenti asilo: Claudia Macero, Pedro Urruchurtu, Magallí Meda, Humberto Villalobos e Omar González.
    Nelle ultime settimane la situazione all'ambasciata ha generato tensioni tra i governi di Argentina e Venezuela. Buenos Aires afferma che le autorità venezuelane stanno effettuando un "assedio" contro il sito e chiede a Caracas lasciapassare urgenti che permettano ai richiedenti asilo di lasciare il Paese.
    Dalla fine di luglio l'ambasciata è sotto la protezione del Brasile, dopo che il Venezuela ha interrotto le relazioni diplomatiche con l'Argentina e con altri Paesi che hanno messo in dubbio i risultati delle controverse elezioni del 28 luglio, nelle quali è stato dichiarato vincitore, senza prove, il presidente uscente Nicolás Maduro.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza