Il governo del Perù ha creato una
commissione ministeriale per discutere sull'eventuale
istituzione della pena di morte per i colpevoli di violenza
sessuale su minorenni. Lo riferisce il ministero della Giustizia
in una nota, evidenziando che sarà "incaricata di tenere
dibattiti pubblici al fine di valutare le proposte" su tutto il
territorio nazionale. La commissione - la cui durata è di tre
mesi rinnovabili - diffonderà i verbali dei dibattiti e loro
conclusioni raggiunte in tutti i territori per poi preparare una
relazione finale che includa i risultati complessivi dello
studio.
In Perù la pena di morte è vietata dal 1978.
Il dibattito sulla questione è stato aperto per volere della
presidente Dina Boluarte - con il sostegno di diversi ministri -
dopo il recente omicidio di un'adolescente di 12 anni a Lima che
ha scosso l'opinione pubblica.
Secondo il governo in Perù esiste un "grave problema sociale"
legato all'incidenza di questo crimine, per questo il gruppo di
lavoro "organizzerà dibattiti decentrati in diverse regioni del
Paese per discutere con istituzioni statali e rappresentanti
della società civile delle misure necessarie per contrastare
questo tipo di violenze".
Dal canto suo il presidente della Corte suprema del Perù,
Javier Arévalo, ha affermato che la pena di morte "è una misura
crudele, già superata nelle società democratiche", sottolineando
che "non dovrebbe nemmeno essere oggetto di dibattito".
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