Il presidente brasiliano Luiz
Inácio Lula da Silva lascerà oggi l'unità di terapia intensiva
dell'ospedale sirio-libanese a San Paolo, dove è ricoverato da
martedì dopo aver subito un intervento chirurgico d'urgenza per
drenare un ematoma cerebrale. Il 79enne capo dello Stato
dovrebbe essere trasferito in reparto ed essere dimesso
all'inizio della prossima settimana, quando tornerà a Brasilia,
secondo la coordinatrice sanitaria della presidenza,
l'infettivologa Ana Helena Germoglio.
La notte scorsa i medici hanno rimosso il drenaggio
intracranico utilizzato per togliere il sangue accumulato
nell'ematoma. Si tratta del terzo intervento effettuato su Lula
in pochi giorni, conseguenza di un incidente domestico a
ottobre.
Intanto l'opposizione vuole convocare il ministro Paulo
Pimenta, della sgreteria della comunicazione sociale (Secom),
per ottenere spiegazioni sul perché il presidente finora non
abbia trasferito temporaneamente l'incarico al suo vice, Geraldo
Alckmin, presentando le "fondamenta giuridiche e amministrative
che sostengono questa decisione".
Secondo Pimenta, "non ce n'è stato bisogno" poiché Lula è
stato in grado di lavorare anche dalla terapia intensiva.
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