I governi di Colombia e Panama
lavorano per identificare una via "legale e controllata" per i
migranti che attraversano la giungla del Darien - al confine tra
i due Paesi - considerata una delle rotte più pericolose del
mondo. Lo ha detto il presidente della Colombia, Gustavo Petro,
in una conferenza stampa al termine di un incontro bilaterale
con l'omologo panamense José Raúl Mulino, a margine della
79esima sessione dell'Assemblea generale delle Nazioni unite a
New York .
"Vogliamo una strada controllata da entrambi due governi,
ciascuno dalla propria parte, per garantire che chi sceglie di
attraversare la foresta non finisca ostaggio delle
organizzazioni criminali", ha chiarito Petro. Da pare sua Mulino
ha evidenziato nuovamente che l'immigrazione irregolare sta
causando gravi danni economici e ambientali a Panama, oltre a
rappresentare una tragedia umana, soprattutto per i bambini che
perdono i genitori mentre viaggiano nella giungla.
I due capi di Stato hanno inoltre concordato sulla necessità
di includere gli Stati Uniti - destinazione finale dei migranti
della regione - in un incontro trilaterale sul tema. Panama ha
già firmato un accordo con Washington per rimpatriare - a spese
degli Usa - i migranti entrati nel suo territorio attraverso il
Darien.
Dopo che nel 2023 più di mezzo milione di migranti ha
attraversato la regione, nel corso 2024 la cifra, grazie alle
restrizioni imposte a Panama, si è ridotta a poco più di 200mila
persone nei primi 8 mesi dell'anno.
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