Le ripercussioni della
vittoria di Donald Trump sull'economia del Sudafrica presentano
diversi rischi secondo analisti interpellati da News24.
Nonostante che la moneta del Paese, il rand, dopo essere
crollata con la notizia della vittoria del candidato
repubblicano, stamattina cambiava a 17,50 contro la moneta Usa,
grosso modo gli stessi livelli di prima del voto, l'indice
All-Share della Johannesburg Stock Exchange (Jse) ha ceduto
oltre l'1% in seguito al crollo dei mercati emergenti, innescato
dal rally del dollaro di ieri.
Le previsioni di crescita del Sudafrica sono state tagliate
recentemente con l'annuncio del bilancio a medio termine, e gli
investitori locali si trovano ora ad affrontare le conseguenze
di una seconda presidenza Trump che potrebbe scatenare una
guerra commerciale con la Cina, un evento altamente negativo per
il Sudafrica. Justine Brophy, Ceo della società di gestione
patrimoniale AnBro, avverte che un potenziale aumento dei dazi
statunitensi sulla Cina metterebbe il freno alla domanda di
esportazioni di materie prime da parte di Paesi come il
Sudafrica e che si ripercuoterebbe anche sul debito del Paese
portando a livelli troppo elevati i costi di rimborso del
debito.
Bianca Botes, direttore di Citadel Global, ha affermato che
se l'amministrazione Trump volesse prendere in considerazione le
relazioni del Sudafrica con alcuni membri dei Brics, come Russia
e Iran, potrebbero risultare serie frizioni diplomatiche o
limitazioni commerciali che avrebbero un impatto negativo sulla
fiducia degli investitori e peserebbero sul rand. Ha inoltre
messo in guardia da possibili modifiche all'African Growth and
Opportunity Act (Agoa) che attualmente consente ad alcuni
prodotti del Sudafrica l'accesso in esenzione doganale ai
mercati statunitensi e, settori come l'agricoltura, l'industria
automobilistica e quella manifatturiera potrebbero subire
interruzioni delle esportazioni. Trump ha in passato definito il
Sudafrica, "un pasticcio totale e molto pericoloso".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA