Per la destra americana è il 'grande burattinaio' progressista che a suon di milioni cerca di influenzare la politica per i suoi interessi. Per Joe Biden vale invece la Medal of Freedom, il più alto riconoscimento civile americano conferitogli solo qualche giorno fa. George Soros, dall'alto dei suoi 94 anni e con un ruolo sempre più relegato dietro le quinte, continua evidentemente ad essere considerato uno spettro dai conservatori di tutto il mondo, tanto da essere citato oggi dalla premier Giorgia Meloni come esempio negativo di ingerenze negli affari altrui da contrapporre a Elon Musk.
Salito alle cronache come il Re Mida della finanza, Soros divenne famoso per la spericolata manovra del 1992 che mise in ginocchio la Banca d'Inghilterra per poi spingere temporaneamente la lira fuori dal sistema monetario europeo con un attacco speculativo. Nel suo ruolo di trader spaventò il mondo intero, ma paradossalmente è stato nei panni di filantropo che il miliardario si è fatto più nemici. Nell'arco di decenni ha speso un fiume di dollari per promuovere la democrazia in decine di Paesi, dall'Asia all'Africa e all'ex blocco sovietico, dall'Ungheria alla Cecoslovacchia.
Negli Stati Uniti, suo Paese di adozione, la destra lo considera il malvagio per eccellenza per le sue crociate progressiste, da quella per impedire la rielezione di George W.
Bush a quella per finanziare lo spinello libero, passando per la sua battaglia per lo scambio di siringhe sicure tra tossicodipendenti nell'ambito della lotta contro l'Aids.
Importante finanziatore del Partito democratico, Soros è al centro di varie teorie cospirazioniste. Donald Trump lo accusò di essere dietro alla rivolta contro la nomina di Brett Kavanaugh alla Corte Suprema, e più di recente i repubblicani gli hanno puntato il dito contro per aver "comprato e pagato" il procuratore di New York Alvin Bragg, che ha incriminato il presidente eletto. Elon Musk si è spinto fino a paragonarlo a Magneto, il supercattivo dei fumetti X-Men della Marvel. "Vuole erodere il tessuto della società, odia l'umanità", ha scritto su X nel 2023 riferendosi al 94enne sopravvissuto all'Olocausto e spesso obiettivo di attacchi antisemiti.
Proprio Musk è tornato a criticarlo dopo le parole di Meloni. "E Soros viene sconfitto", ha scritto il first Buddy di Trump postando un tweet di World of Statistics in cui viene citata la frase della premier sul fatto che il patron di X e Tesla "non è un pericolo per la democrazia" mentre "Soros lo è".
Il filantropo di origini ungheresi in Italia ha tra l'altro stanziato fondi per le spese di campagna elettorale di alcuni candidati di +Europa. "Io non prendo soldi da Musk - ha detto la premier in conferenza stampa - semmai l'hanno presi da Soros".
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