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Biden pensa di commutare la pena ai condannati a morte

Biden pensa di commutare la pena ai condannati a morte

Wsj: la misura entro Natale, cruciale la telefonata con il Papa

WASHINGTON, 21 dicembre 2024, 20:42

Benedetta Guerrera

ANSACheck
Il Campidoglio degli Stati Uniti © ANSA/AFP

Il Campidoglio degli Stati Uniti © ANSA/AFP

 Quaranta detenuti americani nel braccio della morte delle carceri federali potrebbero ricevere il regalo di Natale più prezioso. Joe Biden sta infatti valutando di commutare la pena alla maggior parte - se non a tutti - i condannati in attesa di essere giustiziati.

Un gesto di riconciliazione prima di lasciare per sempre la Casa Bianca al quale il presidente cattolico pensava da tempo ma che avrebbe avuto un'accelerazione dopo la telefonata di giovedì con Papa Francesco.


    Secondo un'esclusiva del Wall Street Journal, la decisione dovrebbe arrivare la prossima settimana ma c'è ancora un nodo da sciogliere, ovvero se fare qualche eccezione per i reati più crudeli come il terrorismo o i crimini d'odio. Il ministro della Giustiza di Biden, Merrick Garland, gli avrebbe consigliato di escludere dall'iniziativa proprio chi si è macchiato di questi delitti, come ad esempio Dzhokhar Tsarnaev, condannato per l'attentato alla maratona di Boston del 2013, Robert Bowers, che uccise 11 persone nell'attacco del 2018 alla sinagoga Tree of Life a Pittsburgh, e Dylann Roof, che nel 2015 massacrò nove persone nella chiesa episcopale metodista africana Emanuel a Charleston, in South Carolina.
    Biden dichiarò di voler abolire la pena di morte federale sin dalla campagna per le elezioni del 2020 e di fatto in questi quattro anni non c'è stata nessuna esecuzione a livello federale. Nel luglio del 2021, inoltre, Garland ha emesso una moratoria sulla pena di morte per rivederne politiche e procedure, in particolare quelle dell'era di Donald Trump, durante la quale ci fu un numero di esecuzioni federali record.


    Oltre alle pressioni dei gruppi religiosi e per i diritti umani, pare che fondamentale per il secondo commander-in-chief cattolico nella storia americana sia stata la telefonata di qualche giorno fa con papa Bergoglio al quale Biden farà visita il 10 gennaio, nel suo ultimo viaggio all'estero da presidente.
    Nel colloquio i due leader hanno discusso degli sforzi per "far avanzare i diritti umani, proteggere le libertà religiose e lavorare per la pace del mondo", secondo un comunicato della Casa Bianca. E a inizio mese nel suo discorso settimanale il pontefice ha rivolto una preghiera proprio per la commutazione della pena per i detenuti americani condannati a morte. D'altra parte non è un segreto che tra Biden e il Papa ci sia un rapporto speciale che risale a più di dieci anni fa, quando l'allora vice presidente guidò la delegazione americana a Roma per l'insediamento di Bergoglio al Vaticano.
   

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