Il primo ministro Benjamin Netanyahu
ha parlato ieri sera con il presidente eletto degli Stati Uniti
Donald Trump della determinazione di Israele a continuare ad
agire contro l'Iran e i suoi alleati armati ogni volta che
tenteranno di danneggiare lo Stato ebraico. La conferma è
arrivata dallo stesso premier israeliano in una dichiarazione
video riportata dal Times of Israel.
Netanyahu ha affermato che si è trattato di una "conversazione
molto amichevole, molto calorosa e molto importante" sulla
necessità per Israele di "completare la sua vittoria".
"Siamo impegnati a impedire a Hezbollah di riarmarsi", afferma.
"Questo è un test continuo per Israele, dobbiamo affrontarlo, e
lo faremo. Dico a Hezbollah e all'Iran in termini
inequivocabili: per impedirvi di farci del male, continueremo ad
agire contro di voi per quanto necessario, in ogni luogo e in
ogni momento".
Netanyahu ha ribadito, poi, che i recenti attacchi aerei
contro i siti militari siriani sono stati effettuati per
garantire che le armi non sarebbero state utilizzate contro
Israele in futuro. Israele ha anche colpito le rotte di
fornitura di armi a Hezbollah, afferma.
"Non abbiamo alcun interesse in un conflitto con la Siria",
afferma fermamente Netanyahu. "Determineremo la politica di
Israele nei confronti della Siria in base alla realtà emergente
sul campo". "La Siria non è la stessa Siria", afferma,
sostenendo che Israele sta cambiando il Medio Oriente. "Il
Libano non è lo stesso Libano, Gaza non è la stessa Gaza e il
leader dell'asse - l'Iran - non è lo stesso Iran".
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