Riprendono gli incontri di Emmanuel
Macron con i leader dei partiti in vista della formazione, fra
oggi e domani, del nuovo governo. In pole position per la
poltrona di premier, sempre il centrista François Bayrou, sul
quale c'è stata però una levata di scudi della sinistra. Sia i
socialisti, che pure hanno aperto ai negoziati con Emmanuel
Macron sul nuovo governo, sia gli ecologisti guidati da Marine
Tondelier, respingono l'ipotesi della nomina di Bayrou,
ricordando che il centrista "non ha vinto le legislative" ed è
un personaggio che incarna la "continuità politica" di Emmanuel
Macron. Contrario per analoghi motivi anche Raphael Glucksmann,
che milita nel Partito socialista con il suo movimento "Place
Publique".
"Se posso dare una mano per tirare fuori il paese da questa
situazione, lo farò", ha dichiarato ieri sera Bayrou, leader del
MoDem, partito che sostiene la maggioranza governativa.
E' stata la leader dei Verdi, Marine Tondelier, a dichiarare
stamattina su RTL che Bayrou non ha vinto le elezioni e che se
si deve "fare una politica che si avvicina a quella che ha vinto
le elezioni", allora "tanto vale nominare premier chi ha vinto
le elezioni". Alle legislative di inizio luglio convocate da
Macron dopo lo scioglimento del Parlamento, il Nuovo Fronte
Popolare (Verdi, Socialisti, Comunisti e France Insoumise) erano
arrivati in testa, pur lontani dalla maggioranza assoluta.
Il socialista Boris Vallaud ha tagliato corto: "Se non ci
sarà un primo ministro di sinistra, noi non parteciperemo al
governo", ha detto a France Inter. Ne consegue che se il premier
"verrà dal blocco di centro o dalla destra, non ci saranno
ministri socialisti", ha precisato. Quanto meno, ha aggiunto su
France 2 Glucksmann, "serve una personalità che sia compatibile
con la sinistra", aprendo però all'ipotesi di un premier che
arrivi "dalla società civile", e citando espressamente l'ex
leader del sindacato CFDT Laurent Berger. Glucksmann ha detto di
sperare che si vada anche "più in là del Partito socialista",
coinvolgendo nel governo "anche i comunisti e gli ecologisti".
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