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Zelensky, 'uccidere Putin? Abbiamo diritto a difenderci' 

Zelensky, 'uccidere Putin? Abbiamo diritto a difenderci' 

'Ue apra i negoziati, non diamo la vittoria a Putin'. Michel a Kiev, 'lavorare per avviare negoziati con Kiev a dicembre'

ROMA, 21 novembre 2023, 18:25

Mattia Bernardo Bagnoli

ANSACheck

Volodymyr Zelensky - RIPRODUZIONE RISERVATA

Volodymyr Zelensky - RIPRODUZIONE RISERVATA
Volodymyr Zelensky - RIPRODUZIONE RISERVATA


dell'inviato Mattia Bernardo Bagnoli

L'Ucraina coglierebbe l'occasione di uccidere il presidente russo Vladimir Putin, se ne avesse la possibilità. Volodymyr Zelensky ci va giù pesante nel giorno del decimo anniversario dell'Euromaidan, nota come la rivoluzione della dignità in Ucraina. Quella rivolta, nota Zelensky, fu "la prima vittoria della guerra di oggi". Il filo dunque va riannodato lì, quando il Paese si schierò a favore dell'Europa e della democrazia, rifiutando la sfera d'influenza di Mosca. E siccome la storia non si muove in modo lineare, ma circolare, a dicembre i leader europei dovranno decidere se aprire i negoziati di adesione con Kiev (e Chisinau). Il sì non è scontato. Ecco perché il presidente del Consiglio Europeo, Charles Michel, ha deciso di essere qui in quello che ha definito "un anniversario chiave per l'Europa". Ma la celebrazione dell'Euromaidan avviene in un momento molto delicato per l'Ucraina. L'aura di Zelensky, a quasi due anni dall'inizio dell'invasione russa, inizia ad offuscarsi, sullo sfondo di una vittoria che pare meno alla portata di quanto promesso sinora, voci di profonde divisioni all'interno del cerchio magico presidenziale e una certa fatica da parte degli alleati a tenere il passo. Il presidente ucraino si gioca tutto. In questo quadro si spiega l'attacco a Putin, lasciato intendere in un'intervista al tabloid britannico The Sun. "È la guerra e l'Ucraina ha ogni diritto di difendere la sua terra", ha risposto a domanda precisa. D'altra parte, ha notato, il Cremlino ha organizzato "cinque o sei piani per farmi fuori". Parole subito rimbalzate a Mosca. Gli ucraini "non hanno modo" di attentare alla vita del presidente Putin, ha ribattuto il portavoce Dmitry Peskov. L'ex delfino Dmitry Medvedev, dal canto suo, ha ribaltato la minaccia. "Con profezie così potenti è improbabile che questo sciocchino abbia la possibilità di vivere fino alla vecchiaia: i pensieri a volte si avverano", ha commentato.

Tornando alla girandola di visite degli ultimi giorni, il capo del Pentagono Lloyd Austin è venuto per rassicurare Zelensky dell'incrollabile sostegno americano, parole rafforzate da un altro pacchetto di aiuti da 100 milioni di dollari - pochini, per la verità, rispetto al compito immane che si trovano davanti le forze armate ucraine. Anche il ministro della Difesa tedesco, Boris Pistorius, è giunto nella capitale ucraina "per valutare personalmente la situazione attuale e l'efficacia del sostegno della Germania". Michel, come si diceva, si è invece concentrato sulle prospettive dell'apertura dei negoziati adesione. "Quello di dicembre sarà un Consiglio Europeo molto difficile, non lo nascondiamo: ma farò tutto il possibile per far sì che arrivi la luce verde", ha detto al termine dell'incontro con Zelensky e la presidente moldava Maia Sandu al palazzo Mariinsky. "L'ingresso dell'Ucraina e della Moldavia è un nostro interesse strategico e manderebbe il messaggio che l'Ue è affidabile". "Le prossime settimane saranno chiave, non ho paura dei russi ma ho paura dei numeri al Consiglio Europeo", ha confessato la vice premier Olga Stefanishyna con delega all'allargamento commentando l'ipotesi di una fumata nera. Zelensky ha cercato di sdrammatizzare in conferenza stampa incalzato dalle domande. "Vedo molto ottimismo eh...". Poi però è entrato nel merito: "Vorrei che ci basassimo sui dati concreti, non ci aspettiamo regali e capiamo che si tratta di un processo di merito. Ma abbiamo rispettato le 7 raccomandazioni dell'Ue al 100% e questa decisione sarebbe importante per mobilitare il popolo ucraino e mostrerebbe che difendiamo i nostri valori con i fatti e non solo con le parole: se non saremo uniti daremo un'extra vittoria a Vladimir Putin". Perché ormai non è più solo una questione interna all'Ue.

"Vorrei che l'apertura dei negoziati di adesione all'Ucraina si basasse su fatti concreti, non ci aspettiamo regali e capiamo che si tratta di un processo di merito. Ma abbiamo rispettato le 7 raccomandazioni al 100% e questa decisione sarebbe importante per mobilitare il popolo ucraino e mostrerebbe che difendiamo i nostri valori coi fatti e non solo con le parole: se non saremo uniti daremo una extra vittoria a Vladimir Putin". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky al termine dell'incontro con Charles Michel e Maia Sandu.

"L'ingresso dell'Ucraina e della Moldavia nell'Ue è un nostro interesse strategico e io farò tutto il possibile per far sì che a dicembre il Consiglio Europeo dia l'avvio ai negoziati". Lo ha detto Charles Michel al termine dell'incontro con Volodymyr Zelensky. "L'apertura dei negoziati lancerebbe il messaggio che dell'Ue ci si può fidare e allo stesso tempo sarebbe un messaggio di unità al Cremlino", ha aggiunto. "Dieci anni fa gli ucraini si sono ribellati per dire sì alla libertà e all'Europa, contro la corruzione e per lo Stato di diritto: è una data che entrerà nella storia del nostro continente".

 

Kiev, attacchi russi con missili e droni, colpito un ospedale 

Un ospedale, un edificio di una miniera e altre infrastrutture civili sono stati danneggiati la notte scorsa da un attacco di droni e missili russi nell'Ucraina orientale: lo ha reso noto oggi l'esercito ucraino. "L'ospedale centrale della città di Selydove nella regione di Donetsk, l'edificio della miniera di Kotlyarevska e altre infrastrutture civili sono stati distrutti e danneggiati", ha affermato in un comunicato l'Aeronautica militare. Non è chiaro per il momento se l'ospedale sia ancora operativo, né se gli attacchi abbiano provocato ferito o vittime. Le forze russe hanno lanciato quattro missili guidati, un missile da crociera e 11 droni kamikaze: le difese aeree di Kiev hanno abbattuto il missile da crociera e 10 droni.

Berlino promette nuove armi a Kiev per 1,3 miliardi

Durante la sua visita a Kiev, il ministro tedesco della Difesa Boris Pistorius ha promesso all'Ucraina nuovi armamenti dalla Germania, per un valore totale di oltre 1,3 miliardi di euro. Lo riporta Bild. La Germania consegnerà una terza tranche di sistemi di difesa Iris-T Slm, portando il numero totale da otto a dodici (tra la fine del 2024 e il 2025). Nel pacchetto non sarebbero invece presenti i missili da crociera Taurus, chiesti più volte da Kiev. Pistorius ha anche promesso all'Ucraina 20.000 nuovi proiettili di artiglieria da 155 millilitri, 60 droni di sorveglianza ad alta tecnologia e decine di sistemi radar.

'Decine di russi uccisi in attacco nel Kherson'

I soldati ucraini avrebbero attaccato un gruppo di truppe russe della 810/ma Brigata di Marina nella regione di Kherson. Decine di loro sarebbero stati uccisi e altre centinaia sono stati feriti. Lo riferisce Rbc Ucraina citando proprie fonti. L'attacco sarebbe avvenuto come vendetta per l'uccisione, il 3 novembre, di quasi venti soldati della 128/a brigata colpiti con un missile Iskander-M verso Zaporizhzhia mentre celebravano una ricorrenza. "Le forze di difesa hanno colpito, non vorrei commentare ulteriormente. Il danno è stato fatto, le perdite tra il comando e il personale sono significative", ha detto la fonte a Rbc Ucraina.

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