Nel settore della sanità pubblica
(AST Pesaro Urbino), altissima adesione del personale sanitario
allo sciopero generale del 29 novembre scorso indetto da Cgil e
Uil, tra cui, ad esempio il 99% al blocco operatorio,
evidenziando le difficoltà quotidiane che i lavoratori
affrontano tra carichi di lavoro insostenibili e mancanza di
risorse, sottolinea Fp Funzione Pubblica Cgil Pesaro e Urbino.
Anche nei servizi educativi 0-6 anni, "lo sciopero ha coinvolto
oltre il 50% delle insegnanti ed educatrici, portando alla
chiusura di oltre 14 strutture nel comune di Pesaro, 1 nel
comune di Gabicce Mare, 5 a Fano". Negli enti locali, tra uffici
comunali, biblioteche, polizia locale e altri servizi alla
cittadinanza, "la partecipazione ha registrato un dato superiore
alla media con numerose amministrazioni che hanno dovuto
limitare o sospendere l'erogazione di servizi". Anche nelle
funzioni centrali dello Stato, che comprendono settori come
agenzie fiscali, ministeri e Enti Pubblici non economici, lo
sciopero ha raccolto ampia adesione, "denunciando la carenza
cronica di personale e i tagli al sistema pubblico". Infine, nel
comparto dell'igiene ambientale, l'adesione è stata
significativa nelle aziende a partecipazione pubblica e in
quelle private, "con inevitabili disagi nella raccolta rifiuti e
non solo, ma con un messaggio forte di richiesta di investimenti
per migliorare le condizioni lavorative e la qualità del
servizio ai cittadini". Fp Funzione Pubblica Cgil Pesaro e
Urbino evidenzia, infine, il prossimo appuntamento il voto per
la RSU Igiene Ambientale: il 3 e 4 dicembre. "Questo è un
appuntamento cruciale per garantire una rappresentanza forte e
preparata, capace di difendere i diritti dei lavoratori e
promuovere condizioni contrattuali migliori".
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