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'L'intelligenza artificiale aiuti, non soppianti le professioni'

'L'intelligenza artificiale aiuti, non soppianti le professioni'

Dibattito dell'Ungdcec (giovani dottori commercialisti) a Pisa

PISA, 21 luglio 2023, 13:18

Redazione ANSA

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Giovani dottori commercialisti "pronti all'inevitabile", dovendo, cioè, scegliere se l'intelligenza artificiale per la categoria sarà uno strumento di cui essere "al servizio", oppure da "governare": è il tema affrontato questa mattina dal presidente dell'Ungdcec (il sindacato dei professionisti under45) Matteo De Lise, dal palco del XVI forum che si è aperto stamani, a Pisa.
    L'Intelligenza artificiale, ha sostenuto, "è presente ormai in tutte le attività dei professionisti" ed "il rischio è perdere posti di lavoro o, meglio, funzioni lavorative e, quindi, vantaggio competitivo, mercato e produttività".
    A giudizio della guida dell'Ungdcec, l'innovazione tecnologica "ci aiuterà a decidere più velocemente, è vero, ma deve essere uno strumento a supporto - e non in sostituzione - delle attività dei commercialisti.

Le società di revisione e le multinazionali stanno investendo milioni di euro, anche la nostra categoria deve farlo per restare centrale nello scenario economico", secondo De Lise.
    Nel corso del dibattito della città toscana, il responsabile scientifico dell'Osservatorio professioni del Politecnico di Milano Claudio Rorato ha spiegato come "l''intelligenza artificiale sia utile a sviluppare la cultura del dato", e ciò farà sì che i professionisti possano essere più utili alle aziende, ma se saranno pronti a dotarsi di "una cassetta degli attrezzi fatta di competenze nuove".

Soltanto così, ha chiuso, potranno "essere di vero supporto per l'imprenditore".
   

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