"La produzione di vino quest'anno
nella regione è stata buona, come anche la qualità. Avrebbe
potuto essere un'annata migliore, per i nostri agricoltori, se
non ci fosse un calo a due cifre dei prezzi. Il fatto è che le
cantine sono piuttosto piene e quindi c'è ancora prodotto da
smaltire. Ciò deprime i prezzi, anche perché il consumo di vino
in Italia, in termini di consumi pro-capite, è in costante
calo": è quanto sottolinea Bruno Diano, presidente della Borsa
Merci della Camera di commercio dell'Umbria.
Anche Francesco Martella, agronomo, membro della deputazione
della Borsa Merci di Perugia sottolinea - in una nota dell'ente
camerale - che "in Umbria è stato un anno di netto recupero
produttivo, con la vendemmia partita molto bene soprattutto
sulle varietà precoci e medio precoci. Qualche difficoltà c'è
stata nella coda della campagna, dove in alcuni territori le
continue piogge del mese di ottobre hanno provocato un
abbassamento della resa e qualche problema fitosanitario. Senza
dubbio si può affermare che la campagna 2024 è stata quella
ripartenza rispetto a quella disastrosa del 2023, dove i
problemi fitosanitari compromisero in maniera importante la
raccolta. Quest'anno si sono recuperati i volumi medi storici
del territorio".
Giorgio Mencaroni, presidente dell'ente camerale umbro spiega
che "gli obiettivi della Borsa Merci della Camera di commercio
dell'Umbria sono quelli di favorire la concentrazione delle
contrattazioni in condizioni di trasparenza e agevolare gli
operatori mediante l'erogazione di servizi accessori.
L'importanza di questo strumento, che fonda il suo pilastro
sulla trasparenza e sulla sua valenza istituzionale - prosegue
Mencaroni - è esaltata dal fatto che quella della provincia di
Perugia fornisce i prezzi pagati al produttore, cosa che non
avviene in tante altre Borse e che a mio parere rappresenta una
caratteristica d'eccellenza".
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