Il 2021 e il 2022 hanno visto una
robusta ripresa delle esportazioni umbre, con tassi di crescita
superiori alla media italiana. Questo evidenzia la capacità di
adattamento e la resilienza della regione in un contesto
economico volatile.
È la fotografia che emerge dall'analisi dei dati della ricerca
che Ice, l'agenzia per la promozione all'estero e
l'internazionalizzazione delle imprese italiane, ha condotto,
insieme alla fondazione Manlio Masi, rispetto alle potenzialità
geografiche e settoriali dell'export umbro, illustrati nel corso
di Export Umbria ambassador 2023. L'iniziativa, organizzata da
Regione Umbria, Sviluppumbria, Camera di commercio dell'Umbria,
insieme a Enterprise Europe network e Reo (Regional export
observatory) Umbria, ha visto a Perugia, nei locali dell'ex
Borsa merci, anche la proclamazione delle aziende vincitrici del
Premio Export Umbria Ambassador 2023, tra quelle che hanno
risposto alla manifestazione d'interesse e si sono meglio
distinte nel valorizzare l'Umbria nel mondo rispetto alle
quattro categorie di appartenenza.
Per la categoria 'Beginners' - è detto in un comunicato della
Camera di commercio -, che valuta imprese con meno di 18 mesi di
operatività in export rispetto ai risultati in termini di
vendite e posizionamento commerciale, la vincitrice è stata
Italtechnics Srls; per 'Pmi innovative', che hanno acquisito
brevetti o patent in mercati esteri o conseguito significativi
incrementi di volumi di vendita in uno o più Paesi esteri, il
primo premio è andato a Serranova; per 'Players', dedicato a
Imprese che hanno da almeno 3 anni di operatività in export e
che nell'esercizio immediatamente precedente hanno raggiunto
incrementi significativi del fatturato export la prima
classificata è stata Talenti spa; per la categoria 'Social
impact', riservata a imprese che attraverso un incremento di
rilievo dell'operatività all'estero hanno contribuito allo
sviluppo economico-sociale in Italia e all'estero, limitatamente
ai Paesi emergenti, il primo posto è andato a Veragon Srl.
L'evento, introdotto e moderato dalla giornalista Rai Maria
Soave, ha visto la presenza di Donatella Tesei, presidente della
Regione Umbria, Giorgio Mencaroni, presidente della Camera di
commercio, Michele Fioroni, assessore allo sviluppo economico
della Regione Umbria, e Michela Sciurpa, amministratore unico di
Sviluppumbria.
"Un momento di confronto e di analisi dei dati - ha spiegato
Tesei - ma anche un'occasione per presentare queste nostre
imprese che sono molto innovative e stanno facendo un percorso
importante dal punto di vista dell'export nei mercati
internazionali. Questa è una prima edizione, spero che il
prossimo anno ci possano essere ancora più imprese a
partecipare, insieme a loro stiamo facendo conoscere
l'eccellenza della nostra regione nel mondo".
"Abbiamo ritenuto opportuno - ha dichiarato Fioroni - fare un
focus di approfondimento sull'export concentrandoci sulle
opportunità per le imprese umbre e sulle potenzialità di
espansione del mercato. Riteniamo che, soprattutto in alcuni
mercati, il sistema umbro dell'export non abbia raggiunto il
potenziale e ci sia un gap di risultati che può essere
ottenuto".
"Sviluppumbria - ha spiegato Sciurpa - ha diverse misure a
supporto delle imprese, è attualmente uscita la manovra Remix
con delle misure specifiche per la partecipazione alle fiere
internazionali. In questo caso, stiamo valorizzando le migliori
performance che nascono da una sinergia tra pubblico e privato
che mettiamo a disposizione, ad esempio, dei nostri cluster che
devono essere sostenuti verso l'internazionalizzazione. Un'altra
sinergia che oggi vogliamo valorizzare è quella tra istituzioni
regionali e nazionali".
"Credo che l'esportazione - ha commentato Mencaroni - sia uno
dei settori più strategici della nostra regione, a cui porre la
massima attenzione. Noi abbiamo avuto un anno, quello dei
rincari energetici, il 2022, dove il saldo import-export è stato
negativo perché i costi energetici sono stati tali che hanno
subissato i ricavi. L'andamento degli ultimi tempi presenta un
bilancio positivo oscillante tra i 40 e i 100 milioni di euro ma
noi dobbiamo cercare di fare sempre meglio. Credo che le imprese
vadano premiate, ma dobbiamo assisterle e aiutarle a orientarsi
verso mercati esteri e agevolare tutte le possibili azioni per
poter creare relazioni commerciali. Plaudo il fatto che questa
iniziativa si svolga nella sede del Centro servizi camerali, in
via Mazzini, ricordando che la Camera di commercio dell'Umbria è
la casa di tutte le imprese".
Sono poi intervenuti Maurizio Forte, direttore centrale per i
settori dell'export di Agenzia Ice; Enrico Maravasi, senior
analyst della fondazione Manlio Masi (Ice) e docente
dell'Università Roma Tre; Lorenzo Zurino, presidente del forum
italiano dell'Export e Ceo di The One Company.
Tornando al report, che analizza dati Istat - prosegue la
nota -, l'export umbro ha superato i 5,5 miliardi di euro, circa
l'1 per cento di quello nazionale, e la propensione all'export
in Umbria si attesta al 24 per cento rispetto alla media
nazionale del 31,2 per cento. I settori che hanno sperimentato
la crescita di export maggiore nel 2021 e nel 2022 sono
autoveicoli, metallo e prodotti in metallo, altri prodotti
manifatturieri, macchinari e agrifood. Secondo la metodologia
ExPanD della Fondazione Masi (patrocinata da Agenzia Ice), il
potenziale sfruttabile stimato per l'Umbria ammonta a 4,3
miliardi di euro, di cui 3,2 distribuiti tra i mercati avanzati
e 1,1 tra gli emergenti. Tra i mercati avanzati gli Usa
costituiscono quello con il più alto potenziale sfruttabile,
pari a 817 miliardi di euro in termini di potenzialità
inespresse, ma anche Corea del Sud e Giappone rappresentano per
l'Umbria economie importanti al di fuori dell'Unione europea,
con opportunità significative nel settore tessile.
L'evento si è concluso con i ringraziamenti a tutte le aziende
che hanno partecipato al premio.
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