Raggiunto in Regione
Emilia-Romagna - alla presenza dell'assessore al Lavoro,
Giovanni Paglia e del vicepresidente, Vincenzo Colla - l'accordo
tra la Menarini Bus e la Fiom-Cgil, la Fim-Cisl e la Uilm-Uil
per la gestione della fase riorganizzativa dello stabilimento di
Bologna. Siglata ieri sera, l'intesa è stata validata
dall'assemblea dei lavoratori con un solo un voto contrario.
"Nell'accordo - spiegano i sindacati in una nota congiunta -
viene data una risposta a tutti 77 dipendenti coinvolti nella
riorganizzazione e che il 2 agosto avevano ricevuto un lettera
di trasferimento per lo stabilimento di Flumeri"
nell'Avellinese, procedura poi annullata con l'avvio di un
percorso di confronto presso il Ministero del Made in Italy e la
Regione Emilia-Romagna per arrivare ad una soluzione condivisa
a tutela dei dipendenti e del futuro per lo storico stabilimento
di Bologna.
Nel dettaglio, sul piano sociale, l'accordo prevede che il
percorso di riorganizzazione sia supportato
della Cassa Integrazione Straordinaria per Riorganizzazione, con
una importante integrazione salariale a carico azienda per i
lavoratori coinvolti: "una parte - viene sottolineato - verrà
accompagnata alla pensione mentre i restanti saranno ricollocati
all'interno dello stabilimento di Bologna o potranno accedere su
base volontaria ad un percorso di Ricollocazione esterna
incentivata".
A Bologna inoltre, "sarà concentrata la parte commerciale, la
ricerca e sviluppo, la prototipazione e il testing, l'assistenza
post vendita e - evidenziano Fiom, Fim e Uilm - il magazzino
ricambi con la previsione di 26 assunzioni di tecnici nel
reparto ricerca e sviluppo nel prossimo biennio 2025/2026".
Ad ogni modo, concludono i sindacati, "nei prossimi mesi, con
l'indispensabile ruolo che anche le Istituzioni dovranno
esercitare, saremo chiamati a monitorare l'effettiva e puntuale
applicazione dei contenuti dell'accordo".
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