Fra le opere che in Italia rischiano
di bloccarsi a causa della riprogrammazione del Pnrr ci sono
"pezzi di intervento contro il dissesto idrogeologico. Questo
perché sono stati riprogrammati anche circa due miliardi e
mezzo, nel totale del Paese, che erano destinati a piccoli
interventi sul dissesto idrogeologico". Lo ha detto la
presidente nazionale di Ance, Federica Brancaccio, a margine del
convegno 'I ponti e le gallerie italiane del Pnrr' organizzato a
Bari dalla Scuola di ingegneria e architettura. Proprio sul
fronte del dissesto idrogeologico, per Brancaccio "ci dovrebbe
essere davvero un coordinamento nazionale. Gli interventi
necessari sono purtroppo spersi in tanti rivoli sia di
competenze, sia di fondi. Quindi una ricognizione dei fondi, e
anche la possibilità di un coordinamento a livello centrale,
sarebbe utile". Questo, ha concluso "senza togliere ai
presidenti delle Regioni e ai sindaci la responsabilità
dell'attuazione, perché chi sta sul territorio conosce i reali
problemi".
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