Il Piano nazionale di ripresa e resilienza ha messo a disposizione altri finanziamenti per colmare alcune lacune nel settore dei fanghi reflui del servizio idrico integrato della Toscana.
L'Autorità idrica toscana (Ait) spiega che dopo gli oltre 53 milioni acquisiti per le grandi infrastrutture idriche nella regione e gli oltre 87 milioni per colmare le perdite delle reti degli acquedotti, il ministero dell'Ambiente e della sicurezza energetica ha stanziato più di 34 milioni per la riduzione dei fanghi di depurazione.
I soldi fanno parte della linea di finanziamento C, investimento
1.1 e riguardano quattro gestori del servizio idrico. Nel
dettaglio, Acquedotto del Fiora potrà concludere il depuratore
in località San Giovanni a Grosseto; Nuove Acque potrà
realizzare un hub per la digestione anaerobica e l'essiccamento
dei fanghi nella zona di Arezzo; Asa realizzerà a Livorno l'hub
per i fanghi Forsu biometano; Publiacque potrà portare a
compimento l'impianto di essiccamento fanghi in località Case
Passerini nei pressi di Firenze.
Ait aveva candidato questi quattro progetti a marzo di
quest'anno e col Natale sono finalmente arrivate le risorse
richieste. "Adesso c'è da lavorare con grande senso di
responsabilità - ha detto il direttore di Ait, Alessandro Mazzei
- per portare a compimento, nei tempi stabiliti, questi progetti
importanti per i nostri territori. Abbiamo raggiunto ottimi
risultati riguardo ai finanziamenti del Pnrr e con questa nuova
parte di risorse si può ridurre la produzione di reflui e
fanghi: un risultato positivo sia per il sistema di depurazione,
ma anche per il settore dei rifiuti che vedono sopperire a
problemi finora piuttosto complessi e costosi".
Ad oggi l'Autorità idrica toscana è riuscita ad acquisire
oltre 174 milioni di euro per il servizio idrico toscano.
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