/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Frode Iva in import da Cina, sequestro beni per 71 milioni (2)

Frode Iva in import da Cina, sequestro beni per 71 milioni (2)

FIRENZE, 06 marzo 2025, 12:15

Redazione ANSA

ANSACheck

Dalle indagini, dirette dalla Procura europea capitolina, è emerso un progetto criminoso orchestrato principalmente da imprenditori di origine cinese.

Al vertice della struttura una coppia di coniugi cinesi che, attraverso numerose società e professionisti compiacenti, riusciva a introdurre sul mercato italiano beni di provenienza cinese - quali capi di abbigliamento, calzature, borse ed accessori vari -, in completa evasione dell'Iva, attraverso l'abuso del cosiddetto 'regime doganale 42'.

La merce cinese veniva sdoganata principalmente in Bulgaria, Ungheria o Grecia, e poi trasferita direttamente negli hub logistici in Italia, per la successiva commercializzazione. Dal punto di vista documentale, la merce subiva varie cessioni intracomunitarie tra operatori fittizi, accompagnate da fatture per operazioni inesistenti. Al fine di evitare controlli le società terminavano il loro ciclo vitale in un lasso di tempo molto breve (circa due anni), per essere poi sostituite da altre appositamente create per proseguire lo schema di frode. Le indagini hanno anche fatto emergere come l'associazione criminale offrisse alla comunità cinese residente nel territorio nazionale, servizi occulti di trasferimento di denaro in madrepatria, previa richiesta di una percentuale sull'importo oggetto di transazione.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza