Le norme sull'Ia europee e italiane devono essere "equilibrate" fra un utilizzo responsabile e una eccessiva regolamentazione che rischia di bloccare gli sviluppi altrui.
Lo afferma Angelo Camilli, vice presidente per il Credito, la Finanza e il Fisco di Confindustria all'evento "L'intelligenza artificiale tra etica, finanza e impresa" organizzato da Bnl-Bnp Paribas.
Camilli ha rilevato come ad
esempio le norme in discussione al Senato pongano dei paletti
sull'utilizzo "dei dati secondari, quindi aggregati, in sanità
"che vanno oltre la normativa comunitaria già molto rigida" e
che rischiano" di bloccare lo sviluppo futuro in questo campo.
"Sul fronte etico, Confindustria condivide la necessità di
promuovere un utilizzo responsabile dell'intelligenza
artificiale. A testimonianza di questo impegno, abbiamo pertanto
programmato di aderire alla Rome Call for AI Ethics, promossa
dall'Accademia Pontificia per la Vita del Vaticano" ha
ricordato.
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