"'Vado fiera dei dati sull'economia',
ha detto in questi giorni la premier Giorgia Meloni. Allora è il
segno che o non li ha letti bene oppure ha usato la stessa
calcolatrice con cui si è impappinata altre volte". Lo scrive su
X Davide Faraone, capogruppo di Italia Viva alla Camera.
"Due numeri, da soli, hanno il potere di mandare in frantumi
il quadro ideale che Giorgia Meloni cerca di rifilare agli
italiani: 40,5% e 0,8%. Esprimono, secondo l'Istat, la pressione
fiscale. Con il governo Meloni è salita al 40,5%, aumentando di
quasi un punto rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso.
Che cosa vuol dire? Prima di tutto, che lo slogan con cui il
centrodestra, in questi anni, ci ha fatto una testa così, ('meno
tasse per tutti'), è una presa per i fondelli. Ma vuole anche
dire una cosa più grave: l'aumento delle tasse ha bruciato per
tanti lavoratori i soldi guadagnati grazie al taglio del cuneo
fiscale. In altre parole, con una mano il governo ha messo in
tasca agli italiani dei ceti medio-bassi più soldi e poi con
l'altra glieli ha sfilati. Un furto con destrezza. Se poi
calcoliamo l'aumento dei prezzi della benzina, del gas, della
spesa al supermercato, gli italiani vanno abbondantemente sotto.
Il governo Meloni continua a non far nulla per sostenere il
potere d'acquisto delle famiglie. Altro che orgoglio", conclude.
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