"La variante
Sogegross si ferma: la Provincia e la Regione hanno infatti
rilevato ancora profili di non conformità rispetto a quelli che
sono gli strumenti urbanistici di riferimento, in particolare
Piano territoriale di coordinamento provinciale e Piano di
indirizzo territoriale regionale, avviando così l'iter della
Conferenza paritetica interistituzionale. Significa uno stop
immediato all'efficacia della variante urbanistica approvata dal
consiglio comunale di Massa (Massa Carrara) e pubblicata sul
Burt della Regione il 20 novembre". Così Confartigianato Massa
Carrara.
"Insomma, niente variante Sogegross per il momento con la
partita che ora si riapre a un altro livello - aggiunge
l'associazione di categoria in una nota -. A dare una spinta
decisiva è stata l'istanza presentata dalla Confartigianato
apuana che nei giorni successivi al voto in consiglio comunale
sia alla Regione sia alla Provincia per la convocazione della
Conferenza paritetica rilevando contrasti con Pit-Ppr, Ptc ma
anche regolamento urbanistico e Piano strutturale di Massa". "E'
un risultato per ora positivo - sottolinea Enrico Panconi,
presidente della categoria commercio di Confartigianato Imprese
Massa Carrara Lunigiana -, che testimonia il buon lavoro svolto
dalla categoria e dall'associazione nell'analisi della variante.
Al netto delle scelte legittime dell'amministrazione, riteniamo
doveroso e giusto continuare una battaglia che per noi ha due
aspetti essenziali: difendere l'economia delle imprese
commerciali radicate sul territorio e tutelare un bene
essenziale, ossia la destinazione urbanistica della Zona
industriale apuana che deve restare a disposizione delle aziende
del manifatturiero o artigianale, certo non per il commercio
all'ingrosso tout-court". La Variante semplificata al
Regolamento urbanistico del Comune di Massa, ricorda
Confartigianato, riguarda un'area produttiva dismessa di circa
11.800 metri quadrati, un lotto ex Dalmine, all'incrocio tra via
Olivetti e via Massa-Avenza, individuata come lotto edificabile
nel precedente piano di lottizzazione ex Dalmine scaduto e con
destinazione "edifici ed aree a carattere
industriali/artigianali" nel regolamento urbanistico.
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