A novembre, spiega l'Istat, fra le
attività manifatturiere, le flessioni tendenziali più ampie
riguardano i settori coke e prodotti petroliferi raffinati
(-8,1% mercato interno, -8,5% area euro), metallurgia e
fabbricazione di prodotti in metallo, esclusi macchine e
impianti (-2,2% area euro), articoli in gomma e materie
plastiche, altri prodotti della lavorazione di minerali non
metalliferi (-1,3% mercato interno, -1,7% area euro) e mezzi di
trasporto (-1,7% area euro).
Gli aumenti tendenziali più elevati, invece, si rilevano per
industria del legno, della carta e stampa (+5,6% area euro),
altre industrie manifatturiere, riparazione e installazione di
macchine e apparecchiature (+4,4% area non euro), prodotti
chimici (+2,5% area euro), apparecchiature elettriche e per uso
domestico non elettriche (+2,3% area euro) e industrie
alimentari, bevande e tabacco (+2,2% area euro).
Sul mercato interno crescono su base annua i prezzi delle
attività estrattive (+5,6%) mentre flettono quelli della
fornitura di energia elettrica e gas (-2,0%).
A novembre, i prezzi alla produzione delle costruzioni per
"Edifici residenziali e non residenziali" registrano un aumento
congiunturale modesto (+0,1%) e una flessione tendenziale in
attenuazione (-0,9%, da -1,3% di ottobre); quelli di "Strade e
Ferrovie" sono stazionari su base mensile e diminuiscono
dell'1,2% su base tendenziale (da -1,8% del mese precedente).
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