Legacoop e l'agenzia per il lavoro
Randstad hanno siglato un accordo per selezionare e formare
personale con competenze richieste dalle cooperative, per un
fabbisogno stimato di 30mila unità; si rivolgerà anche a
lavoratori extra Ue, con un'attività di ricerca e formazione
svolta direttamente nei loro paesi di provenienza. Lo rende noto
un comunicato congiunto.
La direzione di Legacoop osserva che il fabbisogno "solo in
minima parte troverà risposta nel decreto Flussi perché è uno
strumento ancora troppo rigido e burocratico e rischia di veder
limitati i propri effetti sia nella fase di richiesta da parte
dell'impresa che nella successiva fase di assunzione per i tempi
lunghi di concessione dei visti e dei permessi di lavoro".
Durante la Direzione seminariale di Legacoop, dedicata ad un
approfondimento su immigrazione e mercato del lavoro, è emerso
che "è necessario superare il click day per le domande
presentate e certificate dalle associazioni imprenditoriali" ed
è stato espresso "l'auspicio che possa essere mantenuto solo per
il 2025". Per Legacoop, occorre "continuare a sviluppare
attività di ricerca, selezione e formazione di personale già
residente in Italia o proveniente da paesi extra Ue da avviare
al lavoro presso le imprese cooperative, attraverso contratti di
somministrazione a tempo determinato e indeterminato, permanent
placement, apprendistato, tirocinio, anche in parallelo con
iniziative di sviluppo del capitale umano".
Dall'analisi dei dati illustrati nel corso dei lavori, l'area
geografica dove viene registrata la carenza maggiore di
personale è il Nord, mentre a livello settoriale al primo posto
figura l'edilizia, seguita dai servizi e dalla logistica, dai
servizi di assistenza socio-sanitaria ed educativa e
dall'agroalimentare.
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