"L'economia ligure si avvia a
chiudere l'anno in un quadro di sostanziale stabilità, in linea
con le tendenze nazionali, contando su risultati non
trascurabili in ambito turistico, degli
utili d'impresa e nel settore delle costruzioni per effetto
delle risorse del Pnrr". È la premessa sulla situazione
economica ligure al centro di un incontro tra la Commissione
regionale Abi Liguria, presieduta da Luigi Zanti, e la
Direttrice della Filiale di Genova di
Banca d'Italia, Raffaella Di Donato.
"Permane cautela, invece, per il 2025 alla luce della
situazione geopolitica con la sua incidenza
sull'export e sul traffico marittimo - quindi sulle aspettative
per la cantieristica navale che
riveste un'importanza specifica".
In tema di andamento del credito, secondo l'indagine
regionale della Banca d'Italia, nel
primo semestre del 2024 la domanda di prestiti da parte delle
imprese è risultata debole,
riflettendo le limitate esigenze legate al sostegno del capitale
circolante e al finanziamento
degli investimenti. Tale dinamica non è stata ostacolata
dall'offerta in quanto i criteri
applicati dalle banche sono rimasti sostanzialmente stabili.
Il Fondo garanzia per le PMI e i Confidi
Sul tema delle garanzie e della collaborazione pubblico-privato
ruota la grande occasione di
attivare nuovi investimenti in particolare nell'area delle
filiere strategiche. "L'apporto più
significativo - ha affermato Zanti - proviene dal Fondo di
garanzia per le Pmi, strumento
importante di politica economica per favorire ulteriormente
l'accesso al credito delle
imprese".
In Liguria, tra gennaio e settembre 2024, il Fondo ha
garantito oltre 404 milioni di euro di
nuovi finanziamenti per 2.189 operazioni accolte con particolare
riferimento ai settori del
commercio all'ingrosso e al dettaglio; lavori di costruzione
specializzati; attività dei servizi di
ristorazione; costruzione di edifici; trasporto terrestre e
mediante condotte.
All'attenzione anche l'auspicata evoluzione del rapporto tra
banche e confidi: evidenziata,
ad esempio, la necessità di aumentare la dimensione medie dei
confidi e costituire nuove
Sezioni speciali regionali con l'obiettivo di incrementare le
percentuali di copertura del
Fondo di garanzia per le Pmi su tutte le diverse tipologie di
operazioni di finanziamento.
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