La crisi del settore auto in Europa e
in Italia "impone l'avvio di un confronto con l'intera filiera
dell'automotive che si caratterizza per la rilevante presenza di
imprese artigiane". È quanto sottolinea la Cna in vista del
tavolo convocato dal Mimit il 17 dicembre con Stellantis
chiedendo di allargare le convocazioni alle associazioni
datoriali maggiormente rappresentative del comparto, a partire
da quelle dell'artigianato e della piccola impresa.
La filiera automotive, sottolinea la Cna in una nota, conta
111mila imprese e 542mila addetti comprendendo la produzione di
veicoli, carrozzerie, componenti e accessori, attività
commerciali e attività di riparazione-manutenzione. Micro e
piccole imprese rappresentano l'84% della componentistica, il
92% delle carrozzerie e il 97% della manifattura, esprimono
quasi il 30% del fatturato e la metà degli occupati.
"I tavoli di crisi sulle singole realtà aziendali devono
essere ricondotti - afferma la confederazione - all'interno di
un confronto a 360 gradi con tutti i protagonisti della filiera
per poter definire le soluzioni più efficaci a sostegno di un
settore fondamentale per l'economia italiana".
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