(di Francesco Carbone)
Lunedì parte una settimana
impegnativa per i contribuenti con gli autonomi all'ultima
chiamata, la seconda, per aderire al concordato preventivo
biennale e chi ha aderito alla rottamazione dovrà pagare la
sesta rata. Poi si dovrà pagare anche l'Imu e scatterà una sorta
di tregua natalizia sugli avvisi dell'Agenzia delle entrate.
Per quanto riguarda il concordato stime circolate nei giorni
scorsi sulla stampa indicavano un incasso di 1,3 miliardi. I
termini per il concordato sono stati peraltro riaperti fino al
12 dicembre con un decreto ad hoc confluito poi nel dl fiscale.
Lo stesso governo, per bocca del sottosegretario al Mef Federico
Freni, spiegava che 'al 31 ottobre hanno aderito al concordato
preventivo biennale 522mila contribuenti su un totale di oltre
4,4 milioni di contribuenti tenuti all'applicazione degli Isa o
forfetari". Ci sarebbe dunque ancora margine per incassare i 2,5
miliardi ipotizzati dall'esecutivo che servono per intervenire
sulle aliquote Irpef.
Sulla rottamazione la Lega cerca di riaprire i giochi: lunedì
9 è l'ultimo giorno per pagare la sesta rata della rottamazione
quater ma la Lega pensa a una quinta edizione. Con una proposta
di legge ad hoc presentata in Parlamento il 27 novembre, il
partito recupera l'emendamento sulla rottamazione presentato
nella legge di bilancio, che aveva messo da parte dopo un
confronto con il Mef che aveva invitato appunto ad attendere
l'esito del concordato. Si tratterebbe, ha spiegato il
capogruppo della Lega alla Camera, Riccardo Molinari, di "una
nuova tipologia di rottamazione che veda 12 rate annuali
spalmate su 10 anni, quindi 120 rate tutte uguali dove si paga
solo il capitale senza gli interessi e le sanzioni e soprattutto
che preveda che non si decada dal beneficio della rottamazione
saltando soltanto una rata, (come attualmente previsto, ndr)".
Passata questa settimana, con la scadenza dell'Imu in mezzo,
le acque si dovrebbero calmare: l'articolo 10 del decreto
Adempimenti di gennaio 2024 prevede infatti che
l'amministrazione finanziaria nel mese di dicembre 2024 non
possa inviare determinati atti, in particolare: avvisi bonari,
tra cui atti inerenti i risultati di controlli automatizzati e
controlli formali delle dichiarazioni. Ma neanche lettere di
compliance, proprio come quelle del concordato.
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