Nel periodo gennaio-aprile si sono
registrati in Abruzzo 796 incidenti (26,8% del totale) mentre
tra maggio e settembre, in coincidenza del periodo di maggiore
mobilità per vacanze, se ne contano 1.408 (il 47,3% di quelli
avvenuti durante l'anno), in cui hanno subito lesioni 1.975
persone (47,5%) e 26 sono decedute (36,1%). I mesi più critici
sono stati agosto e luglio. L'82,1% degli incidenti ha avuto
luogo tra le 8.00 e le 21.00, ma l'indice di mortalità raggiunge
i valori più elevati nella fascia oraria tra le 3.00 e le 4.00
(8,0 morti ogni 100 incidenti) e tra le 5.00 e le 6.00 (7,4
morti ogni 100 incidenti), valori molto superiori alla media
giornaliera. Il venerdì e il sabato notte si concentrano il
36,3% degli incidenti notturni, il 33,3% delle vittime e il
40,2% dei feriti. L'indice di mortalità dei soli incidenti
notturni è pari a 4,3 decessi ogni 100 incidenti, il valore più
elevato si registra il sabato notte (4,7).
In Abruzzo il 32,7% degli incidenti è concentrato nei Poli
urbani. Considerando anche le Aree di cintura, che comprendono i
comuni più prossimi ai Poli, si arriva al 68,4% del totale. Nei
comuni delle Aree interne gli incidenti rappresentano il 31,6%
del totale regionale. La maggior parte degli incidenti stradali
avviene tra due o più veicoli (72,2%). La tipologia di incidente
più frequente è lo scontro frontale-laterale, seguita dal
tamponamento. La tipologia più pericolosa è lo scontro frontale.
Nell'ambito dei comportamenti errati di guida, il mancato
rispetto delle regole di precedenza, la guida distratta e la
velocità troppo elevata sono le prime tre cause di incidente. Il
tasso di mortalità standardizzato è più alto per la classe di
età 30-44 anni (9,0 per 100mila abitanti) e per quella 65+ anni
(6,6 per 100mila abitanti). I conducenti dei veicoli coinvolti
rappresentano il 79,2% delle vittime e il 71,2% dei feriti in
incidenti stradali, le persone trasportate il 9,7% dei morti e
il 20,9% dei feriti, i pedoni l'11,1% dei deceduti e il 7,9% dei
feriti. Il 50,0% dei pedoni rimasti vittima di incidente
stradale e il 39,6% dei pedoni feriti appartiene alla classe di
età 65+.
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