"Dopo la battuta d'arresto di maggio,
la crescita registrata a giugno è un segnale favorevole anche
se, per effetto delle revisioni statistiche, il numero di
occupati dopo questa variazione positiva è inferiore a quello
pubblicato il mese scorso per il mese di maggio. In ogni caso,
il mercato del lavoro italiano appare vitale anche oltre le
attese. Ciò ha permesso di raggiungere livelli storicamente
elevati di partecipazione al mondo del lavoro, sebbene rimangano
gravi deficit strutturali con l'Europa, soprattutto in termini
di occupazione femminile". Questo il commento dell'Ufficio Studi
Confcommercio ai dati Istat sull'occupazione nel mese di giugno.
"La buona fiducia manifestata dalle famiglie negli ultimi
mesi - prosegue la nota - potrebbe aver indirizzato sul mercato
del lavoro una parte degli inattivi, contribuendo al modesto
aumento dei disoccupati. Anche la riduzione dei dipendenti,
concentrata esclusivamente su coloro che hanno un contratto a
termine, non sembra rappresentare un segnale preoccupante, in
considerazione del fatto che una parte potrebbe essere
imputabile a fattori occasionali, non catturati dalla
destagionalizzazione".
"In positivo - conclude l'Ufficio Studi - va segnalato il
permanere di una tendenza al miglioramento sul versante del
lavoro autonomo, che, seppure con molte difficoltà, si sta
riavvicinando ai livelli di fine 2019".
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